Seduta difficile per il titolo in Borsa di Eni, che a fine mattinata cede il 3,7%, a 14,05 euro, dopo essere arrivato a perdere oltre quattro punti percentuali, scendendo fin sotto la soglia dei 14 euro per azione.
A innescare le vendite sul titolo del colosso dell’energia sono stati due fattori: l’ennesimo calo delle quotazioni del petrolio, sceso dell’1,97%, a 51,65 dollari nel contratto Wti febbraio, e soprattutto il downgrade di Citi, che ha tagliato a “sell” la raccomandazione, abbassando a 13 euro il prezzo obiettivo.
Una decisione presa dal broker per tre ragioni: la debolezza del prezzo del greggio, l’andamento poco brillante dei business di Eni diversi dall’Exploration & Production e la difficile situazione della produzione in Libia.
L’andamento del petrolio, d’altra parte, contribuisce in mattinata a deprimere tutti i maggiori titoli europei del comparto: Total -2,4%, Bp -2,6%, Royal Dutch of Shell -1,7%.
