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Borsa chiusura 23 febbraio: Piazza Affari ancora regina d’Europa sulle ali dell’appeal speculativo di Unicredit, Mediobanca, Generali

L’ipotesi, di assai improbabile realizzazione, di un’aggregazione tra Unicredit, Mediobanca e Generali fa sognare Piazza Affari che si rivela anche oggi come la miglior Borsa d’Europa

Borsa chiusura 23 febbraio: Piazza Affari ancora regina d’Europa sulle ali dell’appeal speculativo di Unicredit, Mediobanca, Generali

Non accenna a placarsi il rally di Piazza Affari, che chiude oggi con un progresso dell’1,07% a 32.700 punti base, vivacizzata da indiscrezioni stampa sulla possibile nascita di un grande polo finanziario europeo formato dal triangolo Unicredit +1,81%, Mediobanca +5,24%, Generali +3,27%. Il principale listino milanese archivia la quinta settimana consecutiva in rialzo, nella quale è salito complessivamente del 3% circa.

Sono più cauti gli altri listini europei, come Parigi +0,7%, Francoforte +0,28%, Londra +0,32%, mentre Amsterdam cede lo 0,3% e Madrid lo 0,09%.

Wall Street cauta, Nvidia tocca duemila mld

Wall Street, apparentemente, sta prendendo fiato (Nasdaq -0,16%), ma bisogna tenere conto del fatto che il listino dei tecnologici si muove su livelli record (16mila punti) e intanto Nvidia tocca per la prima volta i duemila miliardi di dollari di capitalizzazione.

In questo contesto passano in secondo piano i progetti delle banche centrali, anche se l’idea di uno slittamento dei tempi su un taglio dei tassi da parte della Fed pesa sul petrolio, che interrompe una serie di due settimane positive e si muove al momento in perdita. Il Brent cede quasi due punti percentuali e tratta intorno a 82 dollari; il greggio texano perde il 2,3% 76,80 dollari al barile.

Euro-dollaro piatto. Per Lagarde tutto dipenderà dai dati

Sul mercato valutario l’euro-dollaro rimane o vicino a 1,08. Oggi la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha ribadito che le scelte delle Bce dipenderanno dai dati e non certo dalle scelte della Fed.

“I dati sui salari del quarto trimestre sono ovviamente incoraggianti – ha detto Lagarde – ma il consiglio direttivo deve avere maggiore fiducia nel fatto che il processo di disinflazione che stiamo osservando sia sostenibile e porti all’obiettivo di medio termine del 2%”. Importanti saranno i dati sui salari di maggio e quelli relativi all’inflazione.

Piazza Affari in rally con le banche

Molto si muove o si ipotizza che si muova intorno alle banche e Piazza Affari beneficia dell’appeal speculativo nel settore. Tra i titoli migliori del listino c’è Mediobanca, con il mercato che crede nello scenario disegnato dal Foglio, che vede un piano approntato da una grande banca internazionale per creare un colosso bancassicurativo di dimensioni globali. L’ipotesi spinge Generali, Banca Generali +2,73% e Unicredit.

Leader del giorno è Banco Bpm, +5,4%, possibile perno di un consolidamento bancario insieme a Monte Paschi +2,16%. Il titolo della banca guidata da Giuseppe Castagna si avvale del Buy di Bofa che sottolinea l’ottimo posizionamento dell’istituto in uno scenario M&A, insieme alla sottovalutazione del titolo da parte del mercato.

In scia Bper +2,16%, Banca Popolare di Sondrio +3,61%, quest’ultima candidata tra l’altro a entrare nel Ftse Mib con la prossima revisione trimestrale (che sarà annunciata mercoledì prossimo), un ingresso che rafforzerà ulteriormente il peso specifico del settore sul paniere delle blue chip.

Tra i maggiori rialzi del giorno figurano inoltre Recordati +2,32%, Nexi +1,77% e Tenaris +1,86%, quest’ultima reduce dal balzo delle vigilia grazie a numeri trimestrali che hanno stupito il mercato.

I maggiori ribassi sono per Campari -2,01%, Stm -1,68%, Fincobank -0,83%, Snam -0,73%.

Spread in calo in attesa del nuovo Btp Valore

Scendono i rendimenti e si restringe lo spread sul secondario italiano, in attesa che lunedì prenda il via la terza emissione del Btp Valore, destinata ai piccoli risparmiatori. I tassi minimi garantiti sono del 3,25% dal primo al quarto anno e del 4% dal quarto al sesto, inoltre ci sarà un premio fedeltà dello 0,7% per chi terrà il titolo fino a scadenza.

Per quanto riguarda l’andamento dei titoli di Stato oggi, il tasso del decennale scende al 3,76% contro il 2,34% del Bund di pari durata, per uno spread di 142 base.

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