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Borsa, Camfin vola su voci contratti Tronchetti Provera – Bonomi

Confermate le indiscrezioni circolate nel fine settimana sui contatti in corso tra Marco Tronchetti Provera, presidente del Cda, e Andrea Bonomi, numero uno del fondo Investindustrial, che potrebbe acquisire una partecipazione in Camfin.

Borsa, Camfin vola su voci contratti Tronchetti Provera – Bonomi

Corre in Borsa il titolo di Camfin, che all’inizio del pomeriggio mette a segno un rialzo di quasi cinque punti. A trascinare le azioni della holding che controlla Pirelli sono le indiscrezioni circolate nel fine settimana sui contatti in corso tra Marco Tronchetti Provera, presidente del Cda, e Andrea Bonomi, numero uno del fondo Investindustrial, che potrebbe acquisire una partecipazione in Camfin. 

Il mercato specula oggi sul riassetto dell’azionariato che potrebbe seguire a questa operazione. Se le trattative andassero in porto, Bonomi scenderebbe in campo al fianco di Tronchetti Provera (che tramite il Gruppo Partecipazioni industriali è primo azionista della holding con il 42,65%) nella contesa che da mesi lo vede contrapposto alla famiglia Malacalza (secondo azionista con il 12,37%). Un contrasto nato dalle posizioni divergenti sul finanziamento del debito di Camfin in scadenza a fine anno (150 milioni). 

La famiglia Malacalza ha chiesto un aumento di capitale per ridurre l’indebitamento, proposta bocciata dal Cda controllato da Tronchetti Provera. Il board della stessa Camfin ha invece approvato, con il voto contrario dei Malacalza, l’emissione di un prestito convertibile in azioni Pirelli compreso tra 150 e 200 milioni.

Oggi una fonte vicina alla situazione conferma le indiscrezioni stampa sui colloqui tra il Presidente del Cda e Bonomi, sottolineando però che si tratta ancora di “contatti a livello molto preliminare”. Investindustrial non commenta.

“Crediamo che Investindustrial possa prendere il posto di Malacalza. In questo caso quest’ultimo vorrà monetizzare il proprio investimento riducendo il rischio di ‘overhang’ sul titolo”, si legge nella nota di Mediobanca, che sottolinea come in caso contrario il titolo beneficerebbe comunque degli eventuali acquisti sul mercato da parte del fondo.

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