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Borsa, banche in ripresa. Juventus verso il listino principale

Piazze europee fiaccate dal crollo di Wall Street, martedì. Milano è la migliore e azzera le perdite. Lo spread rafforza la discesa sotto quota 280 punti. Il petrolio rallenta la corsa, giù Saipem e Eni – Soffrono i tecnologici – Auto in rialzo ma l’intesa Volswagen-Ford penalizza Fca – Telecom Italia riprende quota

Borsa, banche in ripresa. Juventus verso il listino principale

Le Borse europee cercano di recuperare dopo un avvio negativo in scia al crollo di Wall Street. Piazza Affari, la migliore alle 13 è in pratica sulla parità attorno a quota 19.300. Rosso più pronunciato per Francoforte e Parigi, entrambe -0,8%, Madrid -0,6%. Londra -1,04%.

I movimenti sul mercato obbligazionario Usa (chiuso per le cerimonie in onore di George Bush) continuano a condizionare l’andamento del mercato del debito. Il rendimento del Treasury decennale martedì è sceso al 2,91%, minimo da settembre. Sfondata al ribasso la soglia discriminante del 3%. Il rendimento del biennale è rimasto invariato al 2,80%. Lo spread tra il rendimento del biennale e del decennale è sceso stanotte a 11 punti base, nuovo minimo dal 2007. E’ stato immediato l’effetto sul Bund tedesco a dieci anni, sceso allo 0,25%, livello che non si vedeva da sei mesi.

I Btp allungano il robusto progresso degli ultimi giorni, approfittando di un movimento che coinvolge tutto il mercato obbligazionario globale ma anche le prospettive più favorevoli su un accordo con Bruxelles . Il rendimento scende al 3,05%, sul livello più basso da fine settembre. Lo spread scivola a 279 punti base. Il rendimento del Btp 2 anni tocca a 0,56% il livello minimo da luglio, più che dimezzato rispetto all’1,40% del 19 novembre scorso quando la Commissione UE ha dato il via libera alla procedura di infrazione. In contrazione anche lo spread Italia/Spagna, sceso su nuovi minimi da metà settembre a 162 punti base, dal picco record di 200 punti base toccato in ottobre.

L‘indice pmi composito dell’Eurozona si è attestato a 52,7 punti, in calo rispetto ai 53,1 di ottobre al di sopra della lettura preliminare e del consenso degli economisti ma comunque ai minimi dal settembre 2016. A livello italiano, la lettura del pmi servizi è tornata a fotografare una condizione di espansione a 50,3 punti, in ripresa dai 49,2 punti di ottobre.

Stamattina il petrolio sale dello 0,1% a 62,17 dollari il barile, dal +0,6% di martedì. L’Arabia Saudita, ha ridimensionato le aspettative di chi si aspetta dall’assemblea dell’Opec di giovedì un’intesa su un ampio taglio alla produzione, il ministro del petrolio Khalid al Falih ha detto che è presto per arrivare ad una simile conclusione. Perdono colpi Saipem -2% ed Eni -1,3%. Rallenta anche l’oro, arrivato martedì sui massimi da giugno, mercoledì è in lieve calo a 1.235 dollari.

Sui mercati azionari soffrono i titoli tecnologici, dopo la “gelata” sul possibile accordo sui dazi. Frena Stm -1,6%, assieme a Infineon -4,5% e Ams-1,2%.

L’esito, tutto sommato positivo, il buon andamento dell’incontro di ieri fra la delegazione dei costruttori di auto tedeschi e l’amministrazione Trump sta tonificando le azioni del comparto che si muovono al di sopra del Dax. Non ne trae giovamento Fiat Chrysler -1,3%, anche per la prospettiva di un’alleanza industriale tra Volkswagen +1,55% e Ford: la casa di Detroit offrirà spazio nei suoi stabilimenti alla produzione Vw in Usa. Brembo – 0,8%. Cnh Industrial invariato, ha annunciato l’offerta di riacquisto dei bond 2021 da 700 milioni, fissando a 300 milioni il prezzo massimo per il riacquisto.

Ma la grande novità in casa Agnelli riguarda il titolo Juventus +7% a 1,175 euro. Banca Imi ed altre case prevedono un passaggio del titolo nell’indice principale.

In recupero le banche, dopo l’avvio contrastato: l’indice di settore sale dello 0,8% (contro -0,7% a livello europeo). I titoli miglior sono Banco Bpm +1,6% sostenuto ieri da JP Morgan che ha alzato il target a 2,4 da 2,2 euro e Ubi + 2,7%.

Telecom Italia +1,3%. Avanzano i difensivi: Campari spicca con un +2,5%. Positive anche le utility. Snam +0,2% ha riacquistato bond per circa 538 milioni di euro

Fuori dal paniere principale:

Spicca il volo Trevi Finanziaria su di oltre il 22% dopo aver accettato l’offerta da 140 milioni di euro arrivata da Megha Engineering/Infrastracture per il ramo d’azienda attivo in ambito petrolifero.

Rimbalza anche Astaldi +7%.

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