Condividi

Borsa: banche giù, brillano le utilities

Ftse Mib in rosso di circa mezzo punto percentuale all’inizio del pomeriggio – A frenare il listino milanese sono ancora i bancari – In fermento le utilities: Goldman Sachs promuove A2A e Hera – Si sgonfia Mediaset, rimbalza Telecom, ancora in rialzo Finmeccanica – Debutto difficle per Cerved – Delude l’indice Ifo tedesco, attesa peri dati Usa.

Borsa: banche giù, brillano le utilities

Scende più del previsto l’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche. I mercati sperano in un segnale opposto dagli Usa: nel pomeriggio uscirà l’indice sulla confidence americano, atteso in rialzo a 83,5 punti dagli 83 di maggio. 

Perde colpi nel frattempo Piazza Affari (-0,63%), indice Ftse Mib a quota 21557. Va meglio nel resto del Vecchio Continente: Parigi +0,11%, Francoforte -0,05%, Londra -0,27%, Madrid -0,08%.  Lo spread Btp/Bund oscilla attorno ai 157 bp, con rendimento dei titoli di Stato italiani al 2,90%.

La Spagna mette in asta fino a 3,5 miliardi di titoli di Stato a breve, a 3 e 9 mesi. Ieri sera intanto il Tesoro italiano ha annunciato che nell’asta Bot di dopo domani verranno offerti 7,5 miliardi di Bot a 6 mesi, a fronte di scadenze per 8,8 miliardi. Stasera a mercati chiusi via XX Settembre comunicherà invece i dettagli delle aste a medio lungo di venerdì, nell’ambito delle quali dovrebbe essere lanciato il nuovo benchmark 5 anni prevede un’offerta fino a 5 miliardi di Btp quinquennali, fino a 3,5 miliardi di decennali e fino a 1,5 miliardi di Ccteu.

Si assesta il prezzo del greggio: le forze governative irachene sembrano in grado di difendere gli oleodotti che garantiscono il flusso dell’export di greggio. Eni (-0,25%) ha completato la cessione dell’1% di Galp per un corrispettivo di 107 milioni. “Questa è una notizia positiva per la società in quanto ha messo la parola fine sull’uscita dalla società portoghese, un processo avviato nel 2012”, affermano stamani gli analisti di Banca Akros, ricordando che Eni ha annunciato un programma di dismissioni di attività non-core per circa 9 miliardi di euro nel suo business plan 2014-2017. “Ribadiamo la nostra raccomandazione buy sul titolo con un target price a 22 euro. Mentre su Galp abbiamo accumulate e un prezzo obiettivo a 15,3 euro”. Equita ha invece ribadito hold sul cane a sei zampe (target price a 18,7 euro) e buy su Galp (target price a 15 euro).

A frenare il listino milanese sono ancora i bancari: Unicredit e Intesa segnano flessioni rispettivamente del 2,15% e dell’ 1,88%. Sempre volatile Monte Paschi che scivola del 5,93%. Bper +0,38%. Banco Popolare (-0,99%) non recupera il forte ribasso di ieri (-2,8%). E’ in programma oggi un Cda sulla vendita della bad bank Release, dopo offerte insoddisfacenti.

In fermento le utilities. Fra i titoli migliori di Piazza Affari c’è A2A , in rialzo dello 0,8% grazie alla promozione di Goldman Sachs che ha portato la raccomandazione a Neutral da Sell. La banca d’affari americana promuove anche Hera, invariata: Goldman Sachs ha alzato il target price del 6% portandolo a 2,7 euro. Il titolo è stato inserito nella Conviction Buy List. 

Enel +0,37%: il gruppo si prepara a cedere il 10% di Bayan Resources, una società mineraria indonesiana: ai prezzi di oggi il pacchetto vale 169 milioni di euro. In via di dismissione anche CIEN, controllata che gestisce una rete elettrica ad alta tensione tra Brasile ed Argentina la società dovrebbe valere 750 milioni di euro.

Si sgonfia Mediaset, invariata dopo l’avvio promettente: il mercato scommette su una decisione sull’asta dei diritti tv del calcio della Serie A favorevole al gruppo Fininvest. Ancora in rialzo Finmeccanica (+1,01%). Rimbalza Telecom Italia (+0,93%). Non fortunato il debutto di Cerved dopo l’ipo: il titolo è scambiato a 4,76 euro, in calo del 4,4% rispetto a un prezzo di collocamento del 5,10 euro. 

Il debutto di Rottapharm è previsto per luglio. La valutazione è stimata tra 1,9 e 2,2 miliardi. Riprende invece il volo infinito di TXT e-Solutions (+7%). In una lettera rivolta agli azionisti, il presidente e azionista di riferimento della società che realizza software per aziende dell’abbigliamento e del lusso, Alvise Braga Illa, ha dichiarato che lui stesso e altri azionisti di riferimento hanno ripreso a comprare con continuità il titolo.

Commenta