Condividi

Borsa: banche e lusso giù, lo spread su. I giudici tedeschi e la Cina frenano i listini

I listini europei accelerano al ribasso: guida la discesa Piazza Affari, dove pesa il forte calo delle banche, accentuato dalla rimonta dello spread, frutto del peggioramento delle condizioni macroeconomiche del Paese – Amara novità alla Borsa di Milano: va male il lusso – L’inizio delle udienze a Karlsruhe sull’Omt della Bce è un altro fattore di incertezza

Borsa: banche e lusso giù, lo spread su. I giudici tedeschi e la Cina frenano i listini

BANCHE E LUSSO IN CADUTA. SPREAD IN SALITA
I GIUDICI TEDESCHI E LA CINA FRENANO LA BORSA

Le Borse europee accelerano al ribasso. E Piazza Affari guida la discesa: -1,93% , indice FtseMib a 16236. Negativi anche gli altri listini europei: Londra -1,7%, Parigi -1,64%, Francoforte –1,65%.

Pesa sul listino italiano il forte calo delle banche e, amara novità, del comparto lusso su cui pesano i timori per la frenata della Cina.

La flessione delle banche, condizionata dal peggioramento delle condizioni dell’economia reale del Bel Paese, si accentua a causa dei segnali di peggioramento del differenziale sul decennale Btp/Bund: lo spread aumenta a 278 punti base (tasso del 4,41%) in attesa dell’inizio dell’udienza pubblica della Corte costituzionale.

Si tengono infatti oggi e domani a Karlsruhe le udienze della Corte costituzionale tedesca per l’esame del programma Omt della Bce, ma anche del fondo salva stati Esm. Inquietante la prima dichiarazione ufficiale. In apertura, il presidente della Corte Andreas Vosskuhle ha affermato che “nella valutazione della costituzionalita’ delle norme e delle misure in esame non gioca alcun ruolo il fatto che abbiano avuto successo in senso esteso”. Una risposta indiretta a Mario Draghi, che in un’intervista alla rete tv Zdf aveva sottilineato i risultati raggiunti dal piano che ”non è costato un euro e ha ridotto i rischi per i risparmiatori tedeschi”.

Gli oppositori, come la banca centrale tedesca, ritengono che il programma Omt sia un veicolo per finanziare in maniera mascherata i Paesi della zona euro, in violazione della legge tedesca.

L’euro registra un lieve rafforzamento nei confronti del dollaro a 1,327, da 1,325 della chiusura di ieri sera.

In testa ai ribassi ci sono Intesa -3,01% e MontePaschi –2,38%.

Bruno Valentini, il nuovo sindaco di Siena, ha invitato il vertice della Fondazione in scadenza a luglio, a non “fare scelte strategiche per la banca”.

Unicredit scende dell’1,9%. Gli analisti di Intermonte (outperform confermato sul titolo) che prevedono un calo degli impeghi dell’1,1% anno su anno nel 2013.

Male anche Generali -1,77%. Brusco risveglio per Fonsai -3,47% dopo lo sprint legato all’interesse di Warren Buffett. Per Milano assicurazioni e Unipol perdite attorno a -2,6%.

In forte calo tra le blue chip Enel -2.03% dopo che Credit Suisse ha tagliato la raccomandazione a “underperform” da “neutral”.

A Milano cadono, sull’onda della frenata della bilancia commerciale di Pechino, due beniamini del mercato : Ferragamo -2,87% e Luxottica -3,14%.

Giù anche Safilo -3,91%, dopo il taglio di giudizio di Equita.

Al contrario promozione per Autogrill +0,99%, Cheuvreux ha confermato il giudizio buy e ha alzato il target price a 13 euro da 11,5 euro.

Il broker tedesco Berenberg ha confermato il giudizio hold (target price 3,65 euro) per Snam -0,51%. Perde anche StM -1,1% nonostante Citigroup abbia alzato il target a 7,2 euro da 6,3 euro.

Precipita Finmeccanica -4,29%

Gli altri titoli industriali si difendono meglio dei finanziari: Fiat +0.09%, Fiat Industrial -1,3%, Pirelli –0,98%.

Giù anche Eni scende dell’1,63%, Telecom Italia arretra dell’1,71%. In forte calo post elettorale Mediaset -3,2%.

Cadono ancora Rcs -6,11% e Maire -2%, alla vigilia del varo di un complesso piano di ricapitalizzazione.

Commenta