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Borsa: Atlantia vola, banche contrastate

Piazza Affari positiva a metà giornata con Atlantia – Sale l’attesa per il Cda di Cdp che deciderà le sorti di Autostrade – Unicredit e Intesa in rialzo, Bper in rosso nel giorno in cui si chiude l’aumento – Mps verso la privatizzazione

Borsa: Atlantia vola, banche contrastate

Prosegue in terreno positivo la seduta di Piazza Affari sulla scia delle indicazioni in positivo dai mercati asiatici: la Cina ha oggi annunciato che il Pil del terzo trimestre è salito del 4,9%, in accelerazione sui 3,2% precedente. Ma a fornire il propellente principale al rialzo è Atlantia +2,43% intorno a 15 euro, a poche ore da appuntamenti che potrebbero essere decisivi per sciogliere il nodo Aspi.  L’azienda riunisce il cda alle 18, all’indomani della scadenza dei colloqui in esclusiva con Cdp sulla vendita dell’88% detenuto in Autostrade per l’Italia. Secondo le voci, l’offerta elaborata da Cdp, insieme ai fondi Blackstone e Macquarie, potrebbe arrivare a fine giornata e spingere Atlantia a lasciare aperta la seduta del Cda per dare il tempo al consiglio di valutare la proposta. Cdp, Blackstone e Macquarie potrebbero usare lo strumento della equity syndication per far sì che altri soggetti, tra cui F2i e altri istituzionali italiani, possano investire in Autostrade a garanzia della maggioranza italiana nell’operazione. Il titolo perde ancora il 27% da inizio anno. 

Positiva anche l’accoglienza alla cessione, effettuata venerdì sera, da parte di Atlantia di una partecipazione del 49% in Telepass a Partners Group per 1,056 miliardi di euro, creando un leader europeo nel mercato dei pagamenti digitali per la mobilità.

In ascesa anche Astm +2,04% dopo che la società del gruppo Gavio si è assicurata la gestione di numerose tratte autostradali del Nord Ovest.

Piazza Affari guadagna lo 0,24% alle 12.30 a quota 19.435, leggermente meglio Francoforte +0,33%. Positive, seppur di poco, anche le altre piazze. 

I Btp trattano allo 0,67%, tre punti sopra venerdì. Lo spread nei confronti del bund è di 131 punti. L’ Europa deve distribuire subito i suoi 750 miliardi di euro di fondi a sostegno dell’economia colpita dalla pandemia e dovrebbe discutere la creazione di uno strumento fiscale permanente per il blocco, ha detto Christine Lagarde, la presidente della Banca centrale europea. “L’obiettivo della Commissione è quello di poter distribuire questi fondi all’inizio del 2021 e questa tempistica deve essere rispettata”, ha affermato Lagarde su Le Monde. “Abbiamo anche bisogno di rapidi progressi dal punto di vista politico, in particolare l’adozione delle misure da parte dei parlamenti nazionali”.

L’avvicinamento delle posizioni tra Casa Bianca e Democratici sulle misure straordinarie a sostegno dell’economia contribuisce al tono positivo. Wall  Street è già concentrata sulle trimestrali: saranno 84 le società che daranno i numeri, tra cui Tesla e Netflix.

Nel resto del listino sale Tim +1% promossa da SocGen. Passa invece in negativo Moncler -0,4%% nonostante il nuovo target price di Citigroup a 44 euro (+10%).

Nel comparto oil, avanza Tenaris dello 0,44%  che ha siglato un accordo con Inner Mongolia Baotou per creare una joint-venture, di cui avrà il 60%, per la costruzione di un impianto di filettatura di tubi a Baotou. 

Tra le banche avvio positivo per Unicredit +1,08% davanti a Mediobanca ed Intesa, attorno a +0,90%- Debole Bper 2,62% nel giorno in cui si chiude l’aumento di capitale. Banco Bpm +2,62%.

Frena Mps -3,61%. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il decreto che pone le basi per la privatizzazione della banca e permette di completare il deconsolidamento di circa 8 miliardi di crediti deteriorati. Il decreto è ora all’esame della Corte dei Conti per il vaglio preventivo prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Leonardo -0,29%. Il viceministro dell’Economia Antonio Misiani ha dichiarato venerdì al sito di notizie Affari italiani che Alessandro Profumo non deve dimettersi dopo la sentenza di primo grado sulla vicenda del Monte dei Paschi.  

Da segnalare il nuovo assetto di Kairos. Dopo essere salito al 100% della società a inizio 2018, il gruppo svizzero, Julius Baer, ha ceduto il 30% delle azioni ad alcuni manager della controllata milanese. Nel frattempo, i deflussi dalla società italiana sono calati negli ultimi mesi, spiega il gruppo elvetico nella sua nota di aggiornamento di oggi, portando l’asset under management a 5 miliardi di franchi alla fine dello scorso settembre, quindi circa 4,65 miliardi di euro contro 11 miliardi del 2017 e 9,4 miliardi di euro registrati nel novembre del 2019. Guido Brera, socio fondatore e Chief Investment Officer Asset Management di Kairos Partners Sgr, Rocco Bove, Head of Fixed Income, e Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity, tornano azionisti di Kairos con una quota complessiva del 30%

Nel frattempo, Julius Baer, guidato dal ceo, Philipp Rickenbacher, ha spiegato di aver calcolato svalutazioni per 177 milioni di euro sui risultati del 2020 in capo a Kairos “alla luce della performance finanziaria del gruppo italiano.

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