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Borsa, agosto da incubo per Milano: Atlantia negli inferi, Juve alle stelle

L’impennata di spread e rendimenti Btp zavorrano le banche con le big che segnano ribassi a doppia cifra – La crisi di Atlantia contagia l’intero comparto, ma i dubbi sulle concessioni mandano in rosso anche le utility – Continua il periodo No di Tim – La corsa della Juventus non si ferma più, sale la moda – VIDEO.

Borsa, agosto da incubo per Milano: Atlantia negli inferi, Juve alle stelle

Piazza Affari si lascia alle spalle il peggior mese dell’anno. Ad agosto il Ftse Mib ha perso il 7,6%, realizzando la peggior performance tra le principali Borse europee.

Deboli anche gli altri listini continentali che però contengono meglio i ribassi: Madrid -4,68%, Francoforte -3,39%, Parigi, -1,54%. Fuori dall’Ue va giù anche Londra che cede il 3,49%.

A zavorrare Piazza Affari un binomio letale di fattori che non ha lasciato scampo. Da un lato l’impennata dei rendimenti sui titoli di Stato e la risalita degli spread nei confronti del Bund tedesco, dei titoli spagnoli e di quelli portoghesi che hanno fatto sprofondare le banche, erodendo il loro patrimonio e causando in molti casi ribassi a doppia cifra. Dall’altro il crollo del Ponte Morandi di Genova e le conseguenti polemiche politiche su Autostrade e sulla sua controllante Atlantia, che hanno poi contagiato tutto il settore infrastrutture. Come se non bastasse, le difficoltà delle Tlc – Telecom e Mediaset in primis – e la debolezza delle utility hanno completato un quadro a tinte fosche che anche nel mese di settembre rischia di tingersi di nero.

ATLANTIA È IL PEGGIOR TITOLO DELLA BORSA DI MILANO

Inevitabilmente, la tragedia di Genova del 14 agosto nella quale hanno perso la vita 43 persone pesa sulla prestazione di Atlantia. La polemica sulla revoca delle concessioni e sulla ricostruzione del ponte, che secondo il vicepremier Luigi Maio e il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, spetterà a Fincantieri e non ad Autostrade, non accenna a diminuire e la casa della famiglia Benetton continua a soffrire anche in Borsa.

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Ad agosto il titolo Atlantia ha perso il 29,28%, scendendo da oltre 25 a 17,95 euro e realizzando la peggior performance della Borsa di Milano. In 31 giorni sono andati in fumo 6,3 miliardi di capitalizzazione. Le difficoltà di Atlantia si sono poi ripercosse sugli altri del settore: Astm ha lasciato sul piatto oltre il 24,8%, mentre Sias ha ceduto il 19,7% del suo valore.

BORSA: SPREAD E RENDIMENTI MANDANO KO LE BANCHE

Lo spread tra Btp e Bund ha raggiunto quota 291 punti base. Il differenziale tra Btp e Bonos è salito a 118 punti, quello con gli Ot portoghesi ha toccato quota 159,8 punti base. Non va meglio sul fronte rendimenti: quello sul Btp decennale ha registrato un sostanziale aumento, arrivando al 3,24%, livello massimo degli ultimi 5 anni. In netta risalita anche lo spread a due anni segno delle paure relative alla tenuta dei conti italiani sul breve termine. L’ultima seduta del mese si è chiusa con un differenziale rispetto al pari scadenza tedesco di 204 punti base.

Dati allarmanti per l’economia italiana che mandano in profondo rosso il settore bancario con il Ftse Italia Banche che lascia sul terreno il 15,22%. Il bilancio di agosto sembra un bollettino di guerra. Nel comparto il titolo peggiore è Banco Bpm, che crolla del 28,7%. Male anche anche le altre due big: Intesa Sanpaolo -18,4%, Unicredit – 18,2%, calo a doppia anche per Bper (-20,29%). Fuori dal Ftse Mib spiccano poi i ribassi di Banca Ifis (-24%) e Mps (-21,3%).

BORSA: TELECOM IN CADUTA LIBERA, IN CALO ANCHE POSTE E UTILITY

La caduta del titolo Telecom Italia pare difficile da bloccare. Nell’ultima seduta del mese, le azioni sono arrivate a un minimo di giornata di 0,545 euro, livello più basso dal 1° settembre 2013. Dall’inizio dell’anno il ribasso supera il 24% a causa soprattutto di un agosto da dimenticare in cui il titolo ha realizzato un calo del 16,94%, tra i peggiori del Ftse Mib.

A compromettere la prestazione borsistica di Telecom Italia non solo i nuovi rumors sull’addio dell’ad Amos Genish, ma anche la guerra intestina “all’ultimo cliente” tra le big del settore, nata con l’arrivo in Italia di Iliad.

In un contesto di debolezza del settore delle Tlc (Ftse Italia Telecomunicazioni -14,7%), occorre segnalare anche il ribasso di Mediaset, che ha ceduto il 11,5%.

Giù Poste Italiane (-16,76%), male le utility sulle quali pesano anche i dubbi sul futuro delle concessioni data l’intenzione del governo di rimescolare totalmente le carte: A2a -5,7%, Iren -14,3%, Enel -10,4%, Terna -5,6%.

BORSA: I MIGLIORI TITOLI DI AGOSTO, JUVE REGINA

Agosto però non ha portato solo brutte notizie. Nel clima di tensione che ha caratterizzato la Borsa di Milano, spicca la galoppata della Juventus, miglior titolo del mese con un rialzo che sfiora il 40% (+39,98% per la precisione). Dopo aver superato il miliardo di capitalizzazione, le azioni del club bianconero non hanno arrestato la propria corsa, mettendo a segno un rialzo di oltre il 3% anche nell’ultima seduta di agosto dopo i sorteggi della Champions League.

Positiva la moda in scia ai record toccati dai titoli francesi: Moncler (attualmente miglior titolo dell’anno) +3,9%, Salvatore Ferragamo +4,5%, Tod’s +10%, Brunello Cucinelli +6,79%. All’interno del Ftse Mib si segnalano i rialzi di Campari (+5,49%) e Cnh (+3%).

 

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