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Borsa, Acea guida la carica delle utility. Sterlina in rialzo

In recupero i listini europei mentre i bookmakers danno per quasi fatta l’uscita di scena di Johnson entro l’anno – A Piazza Affari corrono Snam, Terna e Italgas – In calo l’auto e la Juventus

Borsa, Acea guida la carica delle utility. Sterlina in rialzo

Risale l’indice Ifo, il termometro della fiducia tedesca anche se le aspettative restano deboli. Tanto basta per ridare un po’ di ottimismo alle Borse che recuperano parte delle perdite della vigilia. L’istituto afferma che nel quarto trimestre la Germania dovrebbe essere in stagnazione. Ma la notizia più clamorosa, anche se parzialmente attesa arriva da Londra.  L’Alta Corte britannica, all’unanimità, ha definito illegittima la decisione di sospendere per 5 settimane il Parlamento britannico. Quindi l’attesa bocciatura per il premier britannico, Boris Johnson, è arrivata. In mattinata il premier aveva dichiarato “Non sono nervoso” in vista dell’ennesima schiaffo, subìto stavolta anche dalla Regina che non si era opposta alla chiusura dei Comuni.  Il Ftse 100 di Londra è in calo dello 0,2%, mentre il cambio euro sterlina scende a 0,882 (-0,3%) dopo la sentenza. I bookmakers danno a 10/11 l’uscita di scena di Bojo entro l’anno.

Piazza Affari +0,2% risale poco sotto i 22 mila punti.  Positivi tutti i mercati, sotto la spinta dei titoli percepiti come difensivi, a partire dalle bevande: Campari +1,40%. Il più tonico è Madrid +0,4% davanti a Parigi +0,3% e Francoforte +0,1%. Tiene il settore turismo sconvolto dal fallimento di Thomas Cook: i concorrenti già si accingono a dividersi i cocci  del tour operator britannico. Deutsche Lufthansa, Ryanair Holdings e Tui scambiano in rialzo tra l’1,3% e l’1,6%.

Sul mercato obbligazionario i Btp scambiano in territorio leggermente negativo in linea con i bund poco mossi a -0,58%.

Innescati dalla promozione del rating spagnolo decisa venerdì sera da Standard & Poor’s, gli acquisti si riflettono soprattutto sulla carta portoghese, meno su quella italiana alla vigilia delle aste di fine mese che si aprono domani con Ctz e Btp indicizzati.

Venerdì, oltre alla presentazione della Nota di aggiornamento al Def il calendario prevede l’offerta dei titoli a medio lungo termine: il mercato e investitori scommette su un nuovo titolo di riferimento a 5 anni con un coupon molto più basso.  

Il petrolio WTI è in calo dell’1% a 58 dollari. I preparativi per lo sbarco in Borsa di Saudi Aramco vanno avanti, riferisce Bloomberg, la presentazione organizzata dalle banche del consorzio per domani si dovrebbe tenere regolarmente.

Si assesta Eni -0,4%. Tenaris +1%.

A Piazza Affari tiene banco il settore delle utility, sotto la spinta di un report di Kepler Chevreux che prevede tassi negativi e costo del debito sempre più basso, condizioni ideali che permettono alle società di investire nella transizione energetica. Fino al 2022 resteranno in vigore le tariffe attuali con un governo incentivato a non intervenire.

Acea vola del 6% su intensi scambi dopo il giudizio del broker che promuove l’utility romana a 19 euro, migliorando il giudizio a “buy”. Salgono anche Snam +2,4 (target price 4,8 euro), Terna +2,68%. Italgas +2,21%.

Positive anche le banche: Unicredit +0,7%, Ubi Banca +0,5%. Intesa Sanpaolo +0,7%.

Generali -0,8%. Si è chiuso il piano di riacquisto di bond, si riduce l’indebitamento e scende il costo al servizio del debito.

Nell’automotive Fca cede l’1,5%. Il Tribunale Ue ha confermato la decisione della Commissione europea sugli aiuti concessi dal Granducato del Lussemburgo a Fiat Chrysler Finance Europe. Giù anche Cnh -1,22: ha tagliato la raccomandazione sull’azione da accumulate a neutral, pur portando il prezzo obiettivo da 10,5 a 11 euro sulla base dei multipli a cui trattano i competitor. Ma è troppo presto per puntare sullo spin -off.

Nella scuderia Agnelli ancora sotto il titolo Juventus -2% azzoppato  dall’arrivo dell’aumento di capitale.

 

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