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Borsa 18 dicembre: il pressing Iliad su Vodafone Italia infiamma le tlc e Tim vola. Brilla anche Unicredit

Borse a due velocità: tutta in rosso l’Europa (tranne Uk) e in leggero rialzo Wall Street ma Iliad galvanizza Telecom Italia in Borsa – Ottima anche la performance di Unicredit

Borsa 18 dicembre: il pressing Iliad su Vodafone Italia infiamma le tlc e Tim vola. Brilla anche Unicredit

Il panorama è contrastato oggi sui mercati mondiali, tra operazioni aziendali straordinarie, dati macro, preoccupazioni geopolitiche e banche centrali.

In particolare, i listini della zona euro chiudono in calo, mentre Wall Street è in progresso e il Dow Jones (+0,2%) sembra pronto a mettere a segno un nuovo record.

Europa in rosso, tranne Londra

Le piazze europee chiudono in calo frazionale, con l’eccezione di Londra +0,48%, sorretta dalla performance dei molti titoli petroliferi, che si sono mossi oggi in sintonia con l’andamento del prezzo del greggio.

Piazza Affari cede lo 0,44%, nonostante il balzo di Telecom, +4,5%, in un settore europeo delle telecomunicazioni effervescente dopo che la francese Iliad, a sorpresa, ha proposto a Vodafone (+3,75% a Londra) di unire le attività italiane dei due gruppi in una joint venture.

Sul Ftse Mib la maglia nera del giorno va a Ferrari, -3,42%, su cui gli analisti di Intermonte hanno tagliato il prezzo obiettivo.

Arretrano dai recenti massimi Francoforte-0,62% e Parigi -0,37%, in moderato calo anche Amsterdam -0,5% e Madrid -0,43%.

Sul sentiment europeo ha pesato l’inatteso calo di fiducia delle imprese tedesche a dicembre (86,4 da 87,2 e stime a 87,8), mentre qualche vento freddo ha soffiato dall’Asia nel giorno dell’avvio della riunione della BoJ, che domani chiuderà i lavori e che potrebbe essere l’unica delle grandi banche centrali a inasprire la sua politica monetaria (ancora ultra accomodante) il prossimo anno.

Sotto il profilo geopolitico ha suscitato preoccupazione la notizia che lunedì la Corea del Nord ha lanciato quello che sembrava essere un missile balistico a lungo raggio.

Positiva Wall Street, vola US Steel

Oltreoceano Wall Street si muove in progresso e tra i titoli svetta U.S. Steel (+26,6%), sui massimi da un anno, dopo la notizia che potrebbe essere acquistata da Nippon Steel, il più grande gruppo siderurgico giapponese, uno dei maggiori del mondo. La cifra si aggira sui 15 miliardi di dollari, debiti compresi.

Euro in rialzo

Negli Usa e in Europa si resta in ascolto delle dichiarazioni dei vari banchieri centrali e nonostante i tentativi di esponenti della Fed di raffreddare gli entusiasmi del mercato, i futures indicano una probabilità del 74% di un primo taglio dei tassi già a marzo. In questo contesto il dollaro s’indebolisce leggermente e l’euro cambia intorno a 1,09. 

Petrolio e gas in rialzo con tensioni nel Mar Rosso

Salgono oggi le quotazioni di petrolio e gas, a causa dei problemi sulla rotta commerciale del Mar Rosso che potrebbero mettere a rischio gli approvvigionamenti. Alcune compagnie di navigazione hanno annunciato infatti che non utilizzeranno più l’arteria vitale del commercio internazionale di greggio, visto il crescente numero di attacchi alle navi petroliere registrato nelle ultime settimane, ad opera dei ribelli Houthi dello Yemen.

Il Brent si apprezza del 2,46% a 78,57 dollari al barile; il greggio texano sale del 3,07% a 73,62 dollari al barile. Goldman Sachs però ha ridotto leggermente le previsioni sul prezzo del Brent a 36 mesi a 72 dollari al barile.

Oggi intanto salgono anche i prezzi del gas ad Amsterdam, che si avvicinano ai 36 euro al Mwh, con un balzo intorno all’8%.

Piazza Affari, debutto in rosso per Cucinelli sul Ftse MIB

Debutta in rosso sul listino principale il titolo Brunello Cucinelli, -1,29%, in un settore del lusso generalmente debole. Arretra infatti Moncler -2,29% e Ferrari è addirittura la blue chip peggiore del giorno.

Le vendite hanno colpito inoltre Stm -2,88% e Finecobank -1,92%.

Diasorin perde l’1,94%, a causa di realizzi dopo la presentazione, venerdì scorso, del piano industriale al 2027, che ha un po’ deluso il mercato. Il broker Jefferies ha tagliato il prezzo obiettivo del titolo a 98 euro da 102 euro.

Le azioni delle banche hanno trovato il segno più nel corso degli scambi: si parte con Unicredit +1,84%, a seguire Banco Bpm +0,93%, Mps +0,44%, Bper +0,2%. Fa eccezione Intesa -0,38%.

I titoli petroliferi chiudono con buoni progressi: Eni +1,32%, Tenaris +1,12%, Saipem +0,53%. 

Rimbalzino per Campari +0,9% e Prysmian +0,89%.

Spread stabile

Calma piatta sul mercato secondario dei titoli di Stato: lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata chiude a 168 punti base. I tassi salgono   appena, rispettivamente a +3,75% e +2,07%.

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