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Boom dei Btp a 50 anni: oltre 18 miliardi di richieste con rendimento al 2,85%

Oltre le attese il successo del nuovo titolo di Stato a lunga decorrenza – Borsa in lieve progresso (+0,2%) sulle ali del petrolio

Boom dei Btp a 50 anni: oltre 18 miliardi di richieste con rendimento al 2,85%

Onda verde oggi sui mercati mondiali, con tendenza rialzista più convinta di ieri. Piazza Affari viaggia a ritmo lento, ma chiude positivamente (+0,21 il FTSE MIB), sorretta anche dai titoli petroliferi, con il greggio che si porta vicino ai livelli più elevati dall’estate scorsa: il future dicembre sul Brent segna ora 51,10 dollari al barile (sui massimi da agosto), il future novembre sul WTI 48,90 al barile barile (sui massimi da luglio). Ne beneficiano titoli come Saipem (+1,85), Tenaris (+1,50), Eni (+1,01). Ruggiscono i motori del settore auto, con Fiat Chrysler Automobiles (+1,05) e Ferrari (+2,02), dopo i positivi dati sulle vendite diffusi ieri. 

Da segnalare anche il boom del nuovo Btp 50, con scadenza 50 anni, che a quanto pare attrae gli investitori: l’emissione si attesterà a 5 miliardi, a fronte di ordini superiori ai 18,5 miliardi di euro, compresi 2,4 miliardi dei joint lead manager. Il rendimento fissato è di 52 punti base sopra il tasso del Btp marzo 2047 (con un rendimento attuale del 2,33%).

Tornando alla Borsa la corsa di Milano è frenata oggi ancora una volta dai bancari, che viaggiano a due velocità. Fra i titoli peggiori c’è Unicredit (-1,08%), anche a causa dell’incertezza sull’entità del prossimo aumento di capitale. In mattinata è stato reso noto uno studio di Credit Suisse che, nello scenario peggiore, stima un deficit patrimoniale di 15,7 di miliardi di euro per la banca, di cui 7,7 miliardi di aumento di capitale. In attesa di notizie sul piano industriale, ricapitalizzazione e cessioni previste, CS suggerisce prudenza negli acquisti, benché i fondamentali della banca siano solidi e i rischi al ribasso limitati. 

Arretra dell’1,36% Monte dei Paschi nel giorno in cui la Consob annuncia di aver esteso fino al 5 gennaio 2017 il divieto, in scadenza domani, alle posizioni nette corte sul titolo. La misura riguarda anche i diritti di opzione e le obbligazioni convertibili. Dal canto suo la Fondazione Mps nel ‘Documento programmatico strategico pluriennale’ e in vista del prossimo aumento di capitale non esclude “diluizioni anche significative della partecipazione” pari oggi all’1,49%. 

In territorio positivo le Popolari, +2,2% per Bpm, +1,5% per Banco Popolare. Tendenza rialzista anche per il lusso con Salvatore Ferragamo (1,65), Moncler (+1,95%) e Yoox (+2,05).

Il titolo più brillante risulta però Cairo Communication, con un balzo del 7,18%. Il titolo si apprezza all’indomani del primo cda di Rcs nell’era Cairo e dopo la nomina di Urbano Cairo ad amministratore delegato. C’è attesa per il riassetto che la nuova proprietà, che controlla i canali televisivi La7 e il 59,7% di Rcs Mediagroup, porterà ai due gruppi editoriali.

Guardando fuori dai confini nazionali, la svalutazione fa bene agli inglesi: Londra guadagna l‘1,3%, mentre la sterlina tocca il minimo rispetto al dollaro da 31 anni. Bene anche Francoforte (+1,03%) e Parigi (+1,1%). 

Avvio moderatamente positivo per Wall Street, in attesa che Google presenti a San Francisco i suoi nuovi smartphone. Il dato macroeconomico cui le borse Statunitensi guardano con più interesse è quello sul tasso di disoccupazione che verrà reso noto venerdì, si tratta di uno dei fondamentali per orientare le scelte della banca centrale e per comprendere quindi i tempi di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.

In giornata sono state divulgate anche le osservazioni dell’FMI sull’economia globale e le previsioni “meteo” indicano tempo variabile. Le stime di crescita mondiale per il 2016-2017 restano invariate al 3,1% e 3,4%, con un pil sostenuto soprattutto dai paesi emergenti. Per l’Italia la revisione è leggermente al ribasso: +0,8% quest’anno e +0,9% l’anno prossimo; il rapporto debito/pil continuerà a salire (133,2% nel 2016; 133,4% nel 2017), ma scenderà notevolmente nel 2021 (125%).  

Tornando in Italia, il ministro Pier Carlo Padoan però resta convinto che la crescita prevista ci sarà e comunque il governo sta facendo il necessario per renderla tale. “Il Pil programmatico – dice – non è una scommessa, la crescita dell’1% nel 2017 è un obiettivo ottimistico secondo alcuni commentatori, ambizioso secondo altri. Anche noi consideriamo quest’obiettivo ambizioso e abbiamo il dovere di esserlo. Quest’ambizione è sostenuta in modo concreto da una manovra che dà un boost, una spinta alla crescita”. E a sostegno delle sue ragioni afferma: “La manovra è costruita con la cura invocata dal governatore della Bce”.

Risultano in rialzo intanto gli acquisti della Bce di titoli di Stato italiani, saliti a settembre a quasi 11,81 miliardi di euro (8,476 miliardi in agosto) nell’ambito del programma di Qe (Quantitative easing). E’ quanto emerge dal sito della Bce, da cui risulta nel cumulato un totale di acquisti per 176,160 miliardi. La lunghezza media rimanente dei titoli e’ pari a 9,15 anni.

Sul fronte monetario oggi l’euro perde terreno rispetto al dollaro e viene cambiato a 1,114 (-0,57%). L’oro perde quota: -2,15%.

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