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Bonus manager, la City pensa di fare causa a Bruxelles

Al centro del contendere ci sono le nuove norme contenute nell’accordo di massima per Basilea 3 sulle limitazioni per i bonus dei banchieri – Gli istituti britannici avrebbero già chiesto diverse consulenze legali e sarebbero pronti a impugnare la norma sostenendo che violi la legge europea e la Costituzione di diversi Paesi.

Bonus manager, la City pensa di fare causa a Bruxelles

La City si prepara a una crociata contro Bruxelles. Stando a quanto riporta oggi il Financial Times, le maggiori banche inglesi potrebbero decidere di fare causa all’Unione europea. Il motivo? Le nuove regole sui bonus ai banchieri contenute nel pacchetto di Basilea 3.  

Gli istituti britannici avrebbero già chiesto diverse consulenze legali e sarebbero pronti a impugnare la norma sostenendo che violi la legge europea, in particolare il trattato che vieta la regolamentazione dei salari negli Stati membri (in realtà l’accordo europeo non pone limiti alla remunerazione in valore assoluto, ma al rapporto tra parte fissa e variabile). Inoltre, secondo lo studio legale Shearman & Sterling, lo stop ai bonus potrebbe violare le costituzioni di alcuni stati membri, come Austria, Germania e Polonia. 

A fine febbraio Parlamento europeo, Commissione Ue e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo su questo punto: i bonus dei banchieri non potranno più superare l’importo dello stipendio di un anno. Un principio generale che ammette però un’eccezione: se la maggioranza degli azionisti darà il proprio assenso (con due terzi dei voti o con il 75% se in assemblea siede meno della metà del capitale), i benefit potranno arrivare fino al doppio della retribuzione annua.

L’obiettivo è di limitare la propensione al rischio dei manager e quindi il pericolo di nuove bolle speculative. Nell’attuale assenza di regolamentazione, i responsabili degli investimenti sono incentivati a scommettere sui mercati per ottenere il massimo guadagno nel minor tempo possibile e incassare così il corrispettivo, smisurato bonus. L’anno scorso le banche della City hanno distribuito premi cash per 5,1 miliardi di euro, dopo i 13,4 miliardi del 2008.

Oggi i ministri finanziari dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo di massima su Basilea 3, ma proprio per andare incontro alle richieste del ministro inglese George Osborne (ed evitare la rottura immediata e totale con Londra) si è deciso di prolungare i negoziati e continuare a discutere della controversa normativa sui bonus. 

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