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Bonus bici e monopattini, secondo round per il rimborso

Sul sito del ministero dell’Ambiente è possibile ripresentare la domanda entro il 9 dicembre: chi non ci è riuscito nel click day del 3 novembre avrà i soldi a inizio 2021.

Bonus bici e monopattini, secondo round per il rimborso

Dopo il caos del click day, con le richieste che hanno in poche ore esaurito i primi 215 milioni stanziati per l’incentivo all’acquisto di biciclette e monopattini (anche elettrici), per il Buono Mobilità è scattato il secondo round. Tutto coloro che infatti non sono riusciti ad accedere al sito nella giornata stabilita, cioè lo scorso 3 novembre, potranno ora recuperare accedendo alla stessa piattaforma dal 9 novembre al 9 dicembre, e riceveranno i soldi automaticamente all’inizio del 2021, senza ulteriori click day. Lo ha chiarito il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, precisando appunto che tutti coloro che hanno comprato una bici o un monopattino elettrico dal 4 maggio al 2 novembre e non sono riusciti ad ottenere il bonus perché i fondi erano finiti, hanno ora un mese di tempo per ripresentare la domanda.

Si tratta in questo caso di una preregistrazione, che però, specifica il Ministero dell’Ambiente, “non dà diritto ad alcun beneficio, serve solo al Ministero al fine di quantificare le risorse per un puntuale rifinanziamento del Programma Sperimentale Buono Mobilità”. I requisiti per accedere sono sempre gli stessi: essere in possesso di fattura o scontrino attestante la tipologia di bene o servizio acquistato e la cifra spesa; avere lo SPID, il sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione; e infine scansionare il documento d’acquisto e predisporre le coordinate bancarie da inserire per ottenere il rimborso sul proprio conto corrente.

Quanto invece agli incentivi per le auto, che pure rientrano nel bonus, sono esauriti quelli per l’acquisto di auto a emissioni contenute (da 61 a 90 gr/km di CO2, la cosiddetta “terza fascia”), ma rimangono cento milioni riservati a vetture a emissioni basse e bassissime, le fasce uno e due (si tratta delle auto elettriche e ibride plug-in, la cui domanda però è inferiore alla cifra stanziata).

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