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Bonus 200 euro respinto: ecco cosa fare per chiedere il riesame per chi non ha ricevuto il pagamento Inps

Chi non ha ricevuto il bonus 200 euro dall’Inps, ma pensa di averne diritto, può inviare la domanda di riesame: ecco come fare ed entro quando

Bonus 200 euro respinto: ecco cosa fare per chiedere il riesame per chi non ha ricevuto il pagamento Inps

Buone notizie per chi non ha ancora ricevuto il bonus 200 euro e ritiene di avere diritto di beneficiarne. E mentre molti stanno ricevendo o hanno già ricevuto il bonus 150 euro c’è ancora chi attende la prima indennità. Chi ha fatto domanda per l’indennità una tantum prevista dal decreto Aiuti, entro la scadenza del 31 ottobre ma non ha ricevuto il pagamento dall’Inps, può verificare le motivazioni del rifiuto e presentare la domanda di riesame, allegando i documenti richiesti. In una circolare l’Inps spiega come fare ed entro quando la domanda del bonus 200 euro qualora fosse stata respinta.

Bonus 200 euro respinto: al via la domanda di riesame

La domanda di riesame per il bonus 200 euro riguarda tutti coloro che hanno richiesto l’indennità direttamente all’Istituto ma non hanno ottenuto il pagamento, ecco chi:

  • lavoratrici e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca (iscritti alla Gestione separata e con un contratto attivo alla data del 18 maggio 2022 e reddito 2021 inferiore ai 35mila euro);
  • lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti (con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35mila euro);
  • lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo (con 50 contributi giornalieri nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35mila euro);
  • lavoratrici e lavoratori autonomi occasionali privi di partita Iva (iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021);
  • lavoratrici e lavoratori incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva (iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021).

L’Inps, al termine di una prima fase di controlli sui requisiti, riepiloga le motivazioni che hanno portato al rifiuto di alcune domande presentate e fornisce ulteriori precisazioni sulle condizioni per ottenere l’indennità.

Bonus 200 euro respinto: come inviare la domanda di riesame

Gli utenti possono procedere sempre dalla stessa sezione del portale Inps in cui è stata presentata la domanda “Indennità una tantum 200 euro”.

Accedendo all’area web tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica, si potrà visualizzare lo stato della richiesta. Nel caso in cui risulti come “Respinta”, l’utente accede alla lista dei motivi di rigetto e può ripresentare domanda cliccando su “Chiedi riesame”.

È possibile inserire la motivazione della richiesta e, attraverso la funzione “Allega documentazione”, trasmettere anche i documenti che certifichino il fatto di rientrare nei parametri richiesti.

Entro quando si può richiedere il riesame?

Ci sono 90 giorni di tempo inviare la documentazione necessaria a partire dalle seguenti date:

  • Dal 30 novembre entro il 28 febbraio 2023.
  • Dalla data in cui si viene a conoscenza del rifiuto, se successiva al 30 novembre.

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