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Bond, Enel e Mediobanca aprono il 2022 con forti ordini

Il mercato obbligazionario italiano apre l’anno con due bond emessi da quelle che gli operatori considerano le regine del mercato rispettivamente dei segmenti corporate e financial, Enel e Mediobanca. Entrambe hanno ricevuto richieste consistenti, a conferma anche della grossa liquidità in circolazione tradizionalmente a inizio dell’anno.

Bond, Enel e Mediobanca aprono il 2022 con forti ordini

Non appena il mercato obbligazionario è entrato nel vivo dopo la pausa natalizia, a fare da apripista sono state le emissioni blasonate di Enel e Mediobanca, prese d’assalto dagli investitori.

Enel ha visto ordini che hanno superato per 2,4 volte l’emissione di 2,75 miliardi del bond “sostenibile”, suddiviso in tre tranche con scadenza rispettivamente 2025, 2031 e 2035. Tutte con data di regolamento 17 gennaio.

Nel dettaglio. La prima tranche con cedola fissa dello 0,25% è stata collocata per 1,25 miliardi di euro al prezzo di 99,829 per un rendimento lordo a scadenza dello 0,295%. La seconda tranche con cedola fissa dello 0,875% è stata collocata per 750 milioni a un prezzo di 98,70 e un rendimento lordo dell’1,027%. Infine, la terza tranche con cedola fissa dell’1,25% è stata collocata per 750 milioni al prezzo di 99,334 e un rendimento lordo dell’1,306%.
“Le emissioni hanno visto una significativa partecipazione di Investitori Socialmente Responsabili (SRI)” dice Enel in una nota “consentendo al Gruppo di continuare a diversificare la propria base di investitori”.
Hanno guidato l’operazione in qualità di joint-bookrunner Banca Akros, Barclays, BBVA, BNP Paribas, CaixaBank, Citi, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, ING, JP Morgan, Natixis, Santander e Unicredit.

Nel comunicato Enel spiega che la nuova emissione è legata al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità che si esplicita nella riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all’obiettivo di sviluppo sostenibile 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) delle Nazioni Unite e in conformità con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo. Inoltre il nuovo bond contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e il debito lordo totale del Gruppo stesso, fissato a circa il 65% nel 2024 e oltre il 70% nel 2030.
Giusto ieri il consiglio di amministrazione di Enel aveva deliberato l’emissione per quest’anno di bond fino a un massimo di 3 miliardi di euro.

Nel segmento financial esce invece oggi l’emissione di Mediobanca da 500 milioni che ha visto ordini per oltre 1.1 miliardi di Euro. Si tratta di un bond senior preferred con scadenza dopo 7,5 anno e cedola fissa dell’1%, ma con un’opzione call fissata dopo 6,5 anni (luglio 2028) con la cedola che diventa a tasso variabile indicizzata al tasso euribor a tre mesi. Il bond è stato prezzato a 99,472 con un rendimento pari a 90 punti base sopra il tasso Midswap.
Il bond – che rientra nel programma di emissioni a medio lungo termine (Emtn) di Mediobanca da 40 miliardi annunciato lo scorso 22 dicembre – stato collocato per l’84% all’estero, dice una nota dell’emittente.
I senior “preferred” sono bond che hanno la precedenza in caso di “bail-in” per quanto concerne il rimborso sia rispetto alle azioni, sia rispetto alle altre obbligazioni “unsecured” o subordinate,

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