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Boeing affonda in Borsa dopo l’incidente al 737. Decine di aerei fermi nel mondo, in Europa nessuna compagnia vola con i Max 9

Il titolo perde il 7-8% sia a Francoforte sia a Wall Street, trascinando anche altre aziende del settore. Se ne avvantaggia Airbus.

Boeing affonda in Borsa dopo l’incidente al 737. Decine di aerei fermi nel mondo, in Europa nessuna compagnia vola con i Max 9

E’ una brutta giornata per il titolo Boeing quotato in Europa e negli Usa: a Francoforte perde oltre il 7,14% a 209,45 euro, mentre a Wall Street i titoli sono in calo dell’8,4% all’apertura degli scambi, la flessione più marcata dall’ottobre 2022. Anche Alaska Airlines ha subito una forte contrazione, con un calo del 6,3%. Le azioni di Spirit AeroSystems, uno dei principali fornitori della Boeing, sono in calo di oltre il 14%. Di contro se ne avvantaggia Airbus che guadagna in borsa il 2,78% e che secondo alcune indiscrezioni, annuncerà l’11 gennaio la consegna di 735 aerei nel 2023 confermandosi il maggior produttore di aerei al mondo per il quinto anno consecutivo.

La causa delle perdite è l’incidente al Boeing 737 Max 9 dell’Alaska Airlines di venerdì scorso quando si è verificato il distacco del portellone 10 minuti dopo il decollo da Portland, in Oregon, in rotta verso Ontario, California, depressurizzando l’aereo e costringendo i piloti a tornare indietro e ad atterrare in sicurezza con tutti i 171 passeggeri e i sei membri dell’equipaggio a bordo. Tutti si sono salvati. ll cosiddetto “plug door”, una sorta di tappo della porta considerato una “componente chiave” per gli investigatori, è stato rinvenuto domenica notte nel cortile di un residente di Portland, secondo Jennifer Homendy, presidente del National Transportation Safety Board, l’agenzia investigativa indipendente del Governo degli Stati Uniti che ha aperto un’indagine sull’incidente.

La Federal aviation administration statunitense, l’autorità di regolamentazione delle compagnie aeree statunitensi, ha fin da subito ordinato la messa a terra temporanea di 171 jet 737 Max 9 operati da compagnie aeree statunitensi o nel territorio statunitense.

L’ad del colosso Usa, Dave Calhoun, ha assicurato che la risposta dell’azienda all’incidente è il suo obiettivo principale. “La sicurezza è la nostra massima priorità e ci dispiace profondamente per l’impatto che questo evento ha avuto sui nostri clienti e i loro passeggeri”, ha dichiarato l’azienda. Boeing ha convocato per martedì una riunione sulla sicurezza a livello aziendale per discutere la sua risposta all’incidente.

Oltre 200 i Max 9 nel mondo. Nessuno in Ue

Nel mondo ci sono circa 1.300 737 Max, tenendo conto di tutte le versioni. I Max 9 sono circa 215. La compagnia statunitense United Airlines ne ha 79 ed è quella che li utilizza maggiormente, seguita da Alaska Airlines che ne ha 65. Tra le altre compagnie aeree che li usano ci sono Copa Airlines di Panama, Aeromexico, Turkish Airlines, FlyDubai e Iceland Air. Il Copa ha dichiarato di aver sospeso temporaneamente i voli di 21 Boeing 737 Max 9. La Turchia ha dichiarato di aver ritirato la sua piccola flotta di cinque aerei Max 9. Domenica Alaska Airlines ha cancellato il 21% dei suoi voli, mentre United ne ha cancellati l’8%, secondo il sito web di dati di volo FlightAware. Copa e Aeroméxico hanno registrato cancellazioni rispettivamente del 14 e dell’11%.

L’Easa, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, ha fatto sapere che attualmente nessuna compagnia aerea dei Paesi membri dell’Unione europea usa Max 9 con l’allestimento analogo a quello del volo di Alaska Airlines.

Boing si stava riprendendo dopo la crisi Covid e altri incidenti

Il titolo Boing venerdì 5 gennaio aveva chiuso la seduta in rialzo dell’1,65% a 248,99 dollari per azione. Il gruppo era riuscito a superare la crisi causata dalla pandemia da Covid 19 anche grazie all’incremento di nuovi ordini da parte di diverse compagnie aeree proprio per il Boeing. Anche la riapertura del mercato cinese aveva contribuito a rinsaldare le performance della società. Sotto il profilo finanziario, si legge in una nota, The Boeing Company ha registrato un fatturato del terzo trimestre pari a 18,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 15 registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. La perdita si è ridotta a 1,6 miliardi dai precedenti tre, il portafoglio ordini totale ammonta a 469 miliardi e il flusso operativo è salito a 22 miliardi dai precedenti 3,19 miliardi.

L’incidente è l’ultimo colpo per Boeing, che già si era dovuto confrontare con difetti di fabbricazione del 737 e aveva subito il blocco mondiale per 20 mesi imposto dalle autorità di regolamentazione dopo due incidenti mortali a cinque mesi di distanza nel 2018-19.

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