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Bitcoin vola oltre i 72 mila dollari: Borsa di Londra apre agli Etf sulle criptovalute

La criptovaluta continua a macinare record toccando un picco di 72.846,65 dollari. Superata la capitalizzazione dell’argento. L’halving di metà aprile potrebbe far salire ulteriormente il prezzo

Bitcoin vola oltre i 72 mila dollari: Borsa di Londra apre agli Etf sulle criptovalute

Il Bitcoin continua a scrivere nuovi record, superando anche la soglia dei 72.000 dollari. Nella notte tra l’11 e il 12 marzo il prezzo ha raggiunto un picco di 72.846,65 dollari, un aumento del 70% dall’inizio dell’anno. Grazie a questo rialzo, ora, la capitalizzazione del Bitcoin ha raggiunto i 1.423 miliardi di dollari, superando quella dell’argento che è di 1.391 miliardi. Il prossimo obiettivo della criptovaluta è superare la capitalizzazione del titolo Alphabet (Google), che è di 1.700 miliardi.

La spinta sui prezzi del Bitcoin è stata generata dalla notizia che l’autorità di vigilanza finanziaria del Regno Unito ha deciso di consentire gli scambi di Etf spot sul Bitcoin in Borsa, seguendo l’approvazione storica della Sec americana sugli stessi strumenti finanziari. E non è finita qua. Il 16 aprile è previsto l’halving che potrebbe far crescere ulteriormente il prezzo della criptovaluta.

Dopo Wall Street anche Londra apre agli Etf sul bitcoin

Il Financial Conduct Authority (Fca) ha dichiarato di non opporsi alle richieste dei fondi di investimento di creare un segmento di mercato quotato nel Regno Unito con Etf o Etn basati sul prezzo del Bitcoin.

Il London Stock Exchange (la Borsa di Londra) ha così annunciato che accetterà richieste di ammissione di Etn crypto su Bitcoin ed Ethereum nel secondo trimestre del 2024, con data di lancio ancora da confermare.

I fondi dovranno garantire adeguati controlli per assicurare ordinate negoziazioni e protezione degli investitori professionali e soddisfare tutti i requisiti del regime di quotazione del Regno Unito, inclusa l’emissione di prospetti e l’informazione continua. La FCA ha anche specificato che solo gli investitori professionali saranno autorizzati ad acquistare gli ETN sulle criptovalute, poiché considera gli investimenti in cripto-ETN e derivati troppo rischiosi per i consumatori retail. Di conseguenza, rimane in vigore il divieto di vendita di cripto-ETN (e derivati sulle criptovalute) agli investitori retail.

Cos’è un Etn?

L’Etn è l’acronimo di “Exchange-traded note” (Nota scambiata in Borsa). Si tratta di un tipo di strumento finanziario che è negoziato su un mercato di borsa, come azioni, ma che differisce dai fondi negoziati in borsa (Etf) in quanto non detiene necessariamente gli asset sottostanti direttamente.

Gli Etn sono emessi da istituzioni finanziarie e promettono di pagare ai detentori un rendimento basato su un indice o una performance di mercato specifica. Gli Etn sono titoli di debito non garantiti emessi da una banca, il che significa che non sono supportati da asset reali sottostanti e quindi espongono gli investitori al rischio di credito dell’emittente.

Bitcoin: a metà aprile arriva l’halving

L’halving è un evento predefinito e programmato nel protocollo del Bitcoin che si verifica approssimativamente ogni quattro anni. Durante l’halving, la ricompensa per l’estrazione di nuovi Bitcoin viene dimezzata. In pratica, questo significa che i miner ricevono la metà della quantità di Bitcoin per ogni blocco valido che estraggono rispetto a prima dell’halving.

L’halving è progettato per regolare l’offerta di Bitcoin nel tempo, rendendo la produzione di nuovi Bitcoin sempre più difficile e limitando la quantità totale di Bitcoin che verrà mai messa in circolazione. Questo meccanismo è stato implementato da Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin, per creare un sistema monetario deflazionario e per controllare l’inflazione nel lungo periodo.

Oggi vengono creati circa 900 Bitcoin al giorno. Fra poco più di un mese, l’emissione si ridurrà a 450 Bitcoin al giorno. Ogni giorno, dal mondo degli Etf, arrivano flussi netti di circa 500 milioni di dollari. Se questi flussi dovessero rimanere costanti, ciò implica una domanda (solo dal mondo Etf) che è 15 volte superiore all’offerta.

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