Nuova stretta per il credito al settore privato da parte degli istituti finanziari europei. Secondo la Banca centrale europea, infatti, i prestiti al settore hanno registrato una flessione del 2,3% su base annua, dopo il -2,2% di ottobre. Per quanto riguarda le famiglie, l’andamento è leggermente positivo (0,1%), ma anche in questo caso è in calo rispetto al mese precedente (0,2%), con la dinamica dei prestiti immobiliari che rimane ferma allo 0,9%.
Peggiora la situazione delle imprese non finanziarie, con un calo dei prestiti del 3,9% su base annua, contro il -3,8% di ottobre. Le erogazioni nei confronti degli intermediari non-finanziari, con l’esclusione dei fondi pensione e delle assicurazioni, invece, sono crollate del 9,1%.
In crescita la massa monetaria M3 che riscontra un aumento annuo dell’1,5% a novembre, dopo il +1,4% di ottobre. La media a tre mesi, ovvero quella che va da settembre a novembre, ha registrato un rialzo dell’1,7%, rispetto al +1,9% dei tre mesi terminati a ottobre, in linea con le attese degli analisti.
