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Bayer-Monsanto: il 7 giugno le nozze da 63 miliardi

Dal 7 giugno il marchio Monsanto sparirà e i suoi prodotti saranno venduti solo con il loro marchio commerciale – Completata una delle più grandi fusioni degli ultimi anni – Bayer prevede un contributo positivo all’utile di base per azione già a partire dal 2019

Bayer-Monsanto: il 7 giugno le nozze da 63 miliardi

Una vera e propria rivoluzione sta per arrivare nel mondo della farmaceutica. Giovedì 7 giugno Bayer completerà l’acquisizione di Monsanto, diventandone l’unico azionista. Una volta completato il merger, il celeberrimo marchio Usa, noto soprattutto per la sua ricerca nell’ambito degli OGM, non esisterà più. I prodotti dell’azienda di biotecnologia saranno venduti solo con il loro marchio commerciale.

“L’acquisizione di Monsanto rappresenta una pietra miliare strategica per rafforzare il nostro portafoglio di aziende leader nel campo della salute e della nutrizione. Raddoppieremo le dimensioni della nostra attività agricola e creeremo un motore di innovazione leader nell’agricoltura, posizionandoci per servire meglio i nostri clienti e sbloccare il potenziale di crescita a lungo termine nel settore”. Questo il commento del presidente di Bayer,  commenta Werner Baumann.

Dopo poco più di due anni dunque va a compimento una delle operazioni più costose degli ultimi anni, la più grande di un’impresa tedesca all’estero: il valore di questa acquisizione è pari a 128 dollari per azione, 63 miliardi di dollari. Una cifra monstre che richiederà un aumento di capitale da 7 miliardi di euro da parte del colosso tedesco.

La fusione era stata annunciata nel maggio del 2016 e lo scorso 29 maggio ha ricevuto l’ok dell’Antistrust americana, l’ultimo tassello mancante prima delle vere e proprie “nozze”. A marzo era arrivata invece l’approvazione da parte della Ue. Le autorità statunitensi, allo scopo di assicurare il rispetto delle regole sulla concorrenza, hanno richiesto la vendita di parti della società. Nel dettaglio, i tedeschi hanno ceduto alcune attività nei semi e alcune linee di prodotti alla Basf per 7 miliardi, mentre a breve dovrebbero attuare il ridimensionamento di una parte del business dell’agricoltura digitale.

Un “sacrificio” a fin di bene dato che, da questa operazione, l’azienda chimico farmaceutica prevede un contributo positivo all’utile di base per azione già a partire dal 2019. Dal 2021 in poi invece il beneficio dovrebbe essere in percentuale a due cifre. Inoltre, rettificato per le cessioni, Bayer prevede sinergie da 1,2 miliardi di dollari all’Ebitda prima di voci speciali a partire dal 2022.

“Tutte le autorizzazioni pubbliche necessarie per il completamento dell’acquisizione sono sul tavolo adesso. Bayer il 7 giugno diventerà l’unico proprietario della Monsanto Company”, si legge in una nota della società tedesca.

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