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Basket, la sorpresa di Enel Brindisi

Con 6 vittorie e una sconfitta, Brindisi si gode il privilegio di guardare tutte le altre dall’alto – Il quinto successo di fila è arrivato espugnando il Palamaggiò di Caserta (sempre più in crisi al quinto stop consecutivo) per 65-69, sfatando così in questo inizio super anche il tabù del campo campano dove non aveva mai vinto nella sua storia.

Basket, la sorpresa di Enel Brindisi

Dopo sette giornate di campionato c’è una sola squadra in testa, ma non è sicuramente una di quelle che ci si attendeva a inizio stagione, bensì la sempre più sorprendente Enel Brindisi, che con 6 vittorie e una sconfitta, per il momento si gode il privilegio di guardare tutte le altre dall’alto. Il quinto successo di fila è arrivato espugnando il Palamaggiò di Caserta (sempre più in crisi al quinto stop consecutivo) per 65-69, sfatando così in questo inizio super anche il tabù del campo campano dove non aveva mai vinto nella sua storia, dopo aver fatto lo stesso settimana scorsa a Varese. I protagonisti sono sempre Dyson, James e Campbell, ma questa volta alla festa va aggiunto  Massimo Bulleri, che ha tagliato il traguardo delle 550 partite in serie A. 

Del terzetto che comandava prima di questo turno hanno lasciato Brindisi da sola Siena e Bologna, che sono state raggiunte al secondo posto da Cantù e Sassari. I campioni d’Italia sono stati battuti proprio dai brianzoli nell’incontro che vedeva di fronte le due squadre che negli ultimi due anni e mezzo si sono contese uno scudetto, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe. Partita bella e intensa, il 90-88 finale ha premiato i padroni di casa, alla prima con l’ennesimo nuovo main sponsor Vitasnella, che hanno portato a 7 la serie positiva di gare nel fortino del Pianella (tra campionato ed Eurocup) e nel prossimo turno sono attesi dall’interessantissima sfida sul campo della capolista Brindisi. Per Siena, a cui non è bastato un ottimo Hackett, è arrivata un’altra sconfitta di misura dopo quella di giovedì in Eurolega in casa del Galatasaray (anche lì di soli 2 punti), che ha praticamente condannato i toscani all’eliminazione, mentre in campionato si è fermata a quattro la striscia vincente. Due ko che bruciano, ma,viste le due prestazioni, che non devono preoccupare più di tanto per il proseguo della stagione.

Chi si è momentaneamente fermata sul più bello è la Virtus Bologna e i suoi giovani terribili, in vantaggio anche di 11 punti in casa contro Venezia, alla fine si sono arresi 80-87 agli avversari rivitalizzati dalla cura dell’ex Markovski (l’ultimo allenatore a portare Bologna alla finale scudetto nel 2006-2007). Per le V nere un ko che non sminuisce le grandi potenzialità mostrate in questo inizio di stagione, mentre per la Reyer, spinta dal solito Smith (29 punti), un altro colpo importante dopo quello contro Milano e la risalita in classifica continua.

A quota 10 punti ora c’è anche Sassari, alla terza vittoria consecutiva, che in casa ha superato non senza difficoltà Avellino 78-75, grazie all’implacabile Drake Diener che ha risolto la sfida con un canestro a 1’’ dalla sirena. Un successo che permette alla Dinamo, forse la formazione con il maggiore talento offensivo, di iniziare a farsi largo in un torneo che la attende come una delle protagoniste della stagione. Per la Sidigas, invece, rimane un’ottima prestazione che conferma i miglioramenti delle ultime settimane, anche se i punti in classifica rimangono 6, aspettando il prossimo turno, con l’abbordabile gara in casa contro Cremona.

A 8 punti troviamo a braccetto Milano e Roma, in attesa dello scontro diretto di settimana prossima in casa dei capitolini. L’EA7 riprende la marcia in campionato, dopo le due sconfitte esterne di Bologna e Venezia, battendo nettamente Reggio Emilia 73-52, mantenendo così l’imbattibilità stagionale tra le mura amiche del Forum, con un pubblico che nelle ultime uscite si è dimostrato finalmente coinvolto. Se due giorni prima, nel match di Eurolega contro l’Efes, era stato l’ultimo quarto a fare esaltare il pubblico del Forum, con l’emozionante rimonta che aveva portato alla vittoria con il conseguente accesso alle Top 16 praticamente ipotecato, questa volta è stato un devastante terzo quarto a mettere fine alla partita e rendere euforici i tifosi di casa, trasportati da un’Olimpia che ha iniziato il secondo tempo con un incredibile parziale di 20-0, chiudendo poi il periodo 34-5.  

L’EA7 è evidentemente la squadra più forte e con la panchina più lunga, ma deve ancora sistemare la questione in regia, nonostante Langford stia provando a ricoprire il ruolo di play oltre che di finalizzatore (per lui altri 15 punti). Per Milano anche i primi segnali importanti di CJ Wallace, mentre la solidità di Gentile e Melli non fa più notizia. Reggio Emilia, penalizzata da un attacco finora piuttosto asfittico, rimane a 6 punti e deve rimandare la prima gioia esterna della stagione, mentre nel prossimo turno è in programma il derby contro Bologna. Da segnalare, tra gli spettatori al Forum, la presenza di George Karl, ex allenatore dei Denver Nuggets (e quindi di Danilo Gallinari) premiato la scorsa stagione come coach dell’anno in Nba, per assistere dal vivo alla prova del figlio Coby, attualmente tra le fila della Reggiana ma con una breve apparizione nel 2011 anche con la maglia di Milano.

Roma supera in trasferta Cremona 68-78, ottenendo il terzo successo esterno su quattro (mentre in casa ne ha perse due su tre) e confermandosi la squadra più discontinua e assai poco decifrabile di questo inizio stagione (guardando anche il difficile cammino in Eurocup). Prestazioni altalenanti anche nella stessa partita, come dimostrano i parziali fatti e subiti in quest’ultima gara, dove è stata trascinata da un super Mbakwe, il lungo di passaporto nigeriano che ha dominato sotto canestro. L’impressione è che l’Acea alle prime difficoltà vada in confusione, soprattutto quando l’avversario sale di livello, ma la qualità c’è e con ogni probabilità a maggio bisognerà fare i conti anche con la squadra di Dalmonte. Per Cremona la situazione di classifica è quella che è, ma finora non si poteva chiedere molto di più alla formazione lombarda, che comunque in queste prime 7 giornate si è presa la soddisfazione di battere Cantù e Sassari.

Montegranaro aggancia in classifica a quota 6 punti Varese, dopo averla battuta 88-83 nell’anticipo di sabato, dimostrandosi più che competitiva in casa (e per una squadra che punta alla salvezza potrebbe essere sufficiente) e costringendo la Cimberio al sesto ko di fila (3 in campionato e 3 in Eurocup). Per i marchigiani i migliori sono stati Cinciarini con 21 punti e Collins con 17 mentre per gli ospiti non sono bastati i 26 di Clark, che però ha sbagliato il tiro del possibile pareggio. Ma soprattutto coach Recalcati si è aggiudicato la sfida degli ex allenatori nel confronto con Frates (sulla panchina di Montegranaro nella stagione 2009-2010, con il record di dieci vittorie consecutive e il sesto posto finale, mentre Recalcati è stato l’allenatore dell’ultimo scudetto di Varese nel 1999, per poi tornarci dal 2010 al 2012).

Recalcati, il maestro, e Frates, l’allievo, entrambi milanesi, hanno visto le loro carriere legate per 10 anni assieme, tre a Cantù e sette in Nazionale, con il primo come capo e il secondo come assistente, ma che, specialmente negli anni azzurri, quelli dell’argento olimpico di Atene, aveva dato un contributo sempre più importante all’head coach. Poi le strade si sono divise, ma ancora oggi tra i due resta un grandissimo rapporto e una stima, sincera, reciproca. Il momento, però, sorride più che altro a Recalcati, votato in questi giorni nel capoluogo lombardo come uno dei 52 Ambrogini d’oro del 2013, mentre Frates deve fare i conti con una Varese che, al di là di questo periodo di crisi, non è più la squadra dell’anno scorso, anche se il potenziale c’è, Coleman sembra aver risolto i suoi problemi ed è stato ufficializzato il ritorno di Banks (che in un primo momento si pensava dovesse rimpiazzare proprio Coleman).

Infine Pistoia si conferma specialista negli scontri salvezza, dopo aver battuto Cremona tre settimane fa, facendo sua la delicata sfida contro Pesaro per 115-110 dopo addirittura tre tempi supplementari, al termine di una battaglia che non voleva mai concludersi e con Johnson decisivo per i padroni di casa con 37 punti. I toscani ottengono così il loro secondo successo nella massima serie, mentre lasciano la Vuelle come fanalino di coda. Entrambe, poi, nel prossimo turno sono attese da due incontri in trasferta sulla carta proibitivi, con i marchigiani attesi da una Varese vogliosa di riscatto e Pistoia che sarà protagonista del derby con Siena, anche se abbiamo visto che in questo campionato non c’è nulla di scontato. 

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