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Basket, Eurolega: Milano vince ancora e ora pensa alle Top 16

Cinque vittorie in dieci partite portano L’EA7 a pari punti del Panathinaikos, impegnato oggi a Barcellona ma in vantaggio nel doppio confronto con Milano, impedendo all’Olimpia di sperare in qualcosa di più del quarto posto finale.

Basket, Eurolega: Milano vince ancora e ora pensa alle Top 16

L’EA7 Milano termina la sua prima fase di Eurolega con un’altra vittoria, la terza consecutiva, battendo anche in trasferta i polacchi del Turow per 101-96, superando così la soglia dei 100 punti per la prima volta in questa edizione della massima competizione europea. E’ stata poco più di un’amichevole, poiché l’ufficialità dell’approdo alle Top 16 della formazione italiana era già arrivata una settimana fa grazie proprio alla sconfitta del Turow sul campo del Bayern Monaco, un risultato quindi ininfluente che però porta l’Olimpia a chiudere il girone con un record pari (5-5), una conclusione per certi versi inaspettata visto l’inizio di torneo non fosse stato certo dei migliori.

Cinque vittorie che portano L’EA7 a pari punti del Panathinaikos, impegnato domani a Barcellona ma in vantaggio nel doppio confronto con Milano, impedendo all’Olimpia di sperare in qualcosa di più del quarto posto finale, posizione che comunque è quella che si richiedeva e pronosticava al via del girone, considerato un po’ da tutti come il più duro dei quattro di questa prima fase. Vero anche che dei 5 successi quattro sono arrivati nei doppi confronti con Turow e Bayern, anche loro formazioni insidiose ma lontanissime dal livello delle altre, e l’unica vittoria di prestigio finora è stata quella di settimana scorsa sul Panathinaikos in quel di Desio (con testimone d’eccezione Spike Lee, per l’occasione tifoso scatenato biancorosso a bordo campo), ma di sicuro la squadra di Banchi è cresciuta partita dopo partita, con i nuovi che, lentamente e con un po’ troppi passaggi a vuoto, stanno però iniziando a essere incisivi come si sperava in estate (il più indietro sembra ancora essere James).

A proposito dei nuovi, ieri si è vista la miglior versione stagionale di Linas Kleiza, autentico mattatore della serata con 29 punti (suo massimo di sempre in Eurolega), arrivati grazie ad un pazzesco 8/13 da tre (con 6 bombe di fila nel solo terzo quarto). Al di là delle percentuali di questa gara, che come detto non contava nulla, la prestazione del lituano fa capire che, sebbene in difesa sia pressoché inesistente, quando è ispirato può diventare una macchina, un’arma offensiva che nel proseguo di questa Eurolega, quando le cose si faranno dure, dovrà andare ad affiancarsi ai vari Hackett, Gentile, Ragland e Brooks, anche lui ancora troppo altalenante, ma con un atletismo e numeri offensivi che possono essere devastanti (chiedere a Varese). Alla fine è stata una partita divertente, con diversi minuti in campo per Cerella (l’eroe di sette giorni fa con la marcatura asfissiante su Diamantidis negli ultimi secondi) e anche per il dodicesimo del roster Angelo Gigli (5 punti per lui).

Un incontro che ha concluso il 2014 europeo di Milano, un anno incominciato con la cavalcata entusiasmante nelle scorse Top 16, con gli ex Langford e Jerrells a volte inarrestabili e un Forum sempre più pieno, e proseguito con il rammarico dell’eliminazione con il Maccabi, quando le Final Four da giocare in casa sembravano lì così vicine, rammarico che è diventato ancora più grande con la conquista della coppa, a sorpresa, proprio da parte degli israeliani. Poi un’estate a festeggiare lo Scudetto ma soprattutto, dopo qualche partenza rimpianta da molti tifosi, a cercare di mettere insieme un gruppo per provare a ripetere l’avventura della scorsa stagione, con obiettivo non dichiarato di nuovo i playoff, consci di non poter essere ancora allo stesso livello di altre 4 o 5 potenze del continente, e infine questi primi tre mesi conclusi ieri in Polonia, pronti a ripartire dal 2 gennaio con il primo incontro della seconda fase (il calendario verrà ufficializzato lunedì).

Nel nuovo girone formato da 8 squadre, Milano se la dovrà vedere sicuramente con il Cska Mosca dei vari Teodosic, De Colò e Weems (unica imbattuta in questa prima fase, anche se facilitata da un girone tranquillo), l’Olympiakos di Spanoulis (arrivato primo in un altro girone non troppo impegnativo) e l’Efes Istanbul, secondo alle spalle del Real Madrid nel gruppo di Sassari e con Matt Janning tra le sue fila, ovvero colui che più di tutti con la maglia di Siena ha dato filo da torcere all’Olimpia nell’ultima serie scudetto (e se il suo tiro a dieci secondi dalla fine di gara 6 fosse entrato adesso staremmo scrivendo un’altra storia). Data per scontata anche la presenza del Fenerbahce già affrontato due volte in questa prima fase (a meno che oggi i turchi battano il Bayern e recuperino più di cento canestri agli spagnoli, se dovessero perdere malamente in casa del Panathinaikos…tranquilli non succederà), le altre 3 rivali usciranno una dal ballottaggio tra Alba Berlino e Unicaja Malaga (con i tedeschi, che, dopo la sconfitta di ieri degli andalusi col Maccabi, se battono stasera i croati del Cedevita saranno loro a finire nel girone di Milano, e questo non sarebbe un male per Hackett e compagni, visto che gli spagnoli al momento in campionato sono addirittura davanti a Real e Barça), un’altra dalla perdente della sfida a porte chiuse tra Stella Rossa e Vitoria (nel girone che ha decretato ieri che la quarta a passare sarà il Galatasaray, grazie alla vittoria sull’Olympiakos, mettendo fine ai sogni dei lituani del Neptunas, autori di un bel cammino ma crollati sul più bello in casa di un Valencia già fuori dai giochi da settimane) e l’ultima dal trio Zalgiris Kaunas, Unics Kazan e Nizhny Novgorod, che oggi si giocano soprattutto la qualificazione alle Top 16 (una rimarrà fuori).

I lituani sono favoriti ricevendo in casa Sassari, mentre le altre due se la vedranno nello scontro diretto, un vero e proprio spareggio. Il girone di Milano diventerebbe terribile se dovesse capitarci anche Kazan degli ex Langford e Jerrells, ma questo solo in caso di ko a sorpresa dello Zalgiris contro la Dinamo, dando invece per scontato il successo dei lituani, a quel punto in caso di vittoria del Nizhny (che gioca in casa) sarà lui diventare l’avversario dell’Olimpia, in caso contrario (colpo esterno dell’Unics Kazan) Milano si ritroverà lo Zalgiris (in entrambi i casi si parla della più abbordabile del raggruppamento).

Sperando di essere stati chiari, di conseguenza l’altro girone prevederà la presenza del Maccabi, Panathinaikos, Real, Barcellona, Galatasaray (dal quale è appena andato via il nostro Pietro Aradori, ora in Spagna all’Estudiantes, per lo scarso minutaggio ma soprattutto per i problemi economici del club, i quali potrebbero causare altre partenze), e poi probabilmente Kazan, Alba Berlino e una tra i serbi della Stella Rossa o gli spagnoli del Vitoria. Dire quale dei due sia il raggruppamento peggiore è difficile, certo è che se Milano vuole davvero tornare a giocarsi i playoff ad aprile, nei prossimi mesi dovrà completare appieno il processo d’inserimento dei nuovi campioni arrivati e, non si scappa, soprattutto dovrà compiere almeno un paio d’imprese contro formazioni sulla carta più forti, proprio come 12 mesi fa.

Nel proseguo dell’Eurolega ovviamente non ci sarà Sassari, che però potrà giocarsi le sue carte in Eurocup, dove farà compagnia a Roma (arrivata prima nel suo girone) e Cantù, mentre dispiace per Reggio Emilia, detentrice del trofeo e in testa alla classifica nel nostro campionato, ma che, ultima nel suo girone, già dal penultimo turno aveva dovuto lasciare prematuramente e un po’ a sorpresa l’avventura europea per questa stagione. Tre italiane quindi saranno impegnate nelle Last 32 e tutte con legittime ambizioni di andare il più avanti possibile, ma anche nella seconda competizione europea le avversarie di valore non mancheranno, a partite dalle altre eliminate di Eurolega, fino ai vari Bamberg, Khimky, Kuban, Lietuvos, Besiktas, Banvit, Strasburgo e Gran Canaria già presenti nella prima fase. A cercare di tenere alti i colori italiani in Europa anche nella seconda parte della stagione ci sarà anche Brindisi, che ha superato brillantemente (anche se ha dovuto lottare fino all’ultimo incontro) il suo mini girone di Eurochallenge (la terza manifestazione continentale), mentre non ce l’ha fatta Biella (attualmente a metà classifica nella nostra Lega Gold), capace di arrivare a giocarsi le sue chance fino all’ultima giornata e con il destino tra le proprie mani, ma caduta in Francia sotto i colpi del già qualificato Le Mans.

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