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Basket, è il grande giorno: a Milano l’EA7 sfida i Boston Celtics

L’incontro del Mediolanum Forum fa parte di una delle varie tappe che i Boston Celtics, ma anche altri team NBA, stanno facendo nel loro tour europeo di pre-season in preparazione alla prossima stagione che in America scatterà il 30 Ottobre. I Celtics sono arrivati ieri a Milano reduci dalla clamorosa sconfitta contro il Fenerbahce.

Basket, è il grande giorno: a Milano l’EA7 sfida i Boston Celtics

Per il basket serata di gala al Forum di Assago, sul cui parquet alle 18 si sfideranno in una spettacolare amichevole l’EA7 Milano e i Boston Celtics. E’ finalmente terminata l’attesa per i tifosi dell’Olimpia, ma anche per gli amanti del basket in generale, che  da tempo si sono assicurati un biglietto per assistere a questo evento, rendendo sold out l’impianto milanese già da mesi. L’ultima volta che Milano aveva ospitato una squadra NBA era stato due anni fa, nell’Ottobre 2010, quando la squadra allenata allora da Piero Bucchi (poi sostituito da Dan Peterson) aveva affrontato i New York Knicks (per la cronaca il risultato finale fu 113–125), tra le cui fila giocava il nostro Danilo Gallinari, ora a Denver.

Oggi  Milano e’ guidata per il secondo anno da Sergio Scariolo e a detta di molti questa potrebbe essere veramente la volta buona per riportare lo scudetto in casa Olimpia dopo 17 anni (l’ultima volta nel 1996). Gli sforzi di Giorgio Armani e del presidente Livio Proli potrebbero essere finalmente ricompensati proprio al termine di questa stagione, dopo molte annate fallimentari intervallate da qualche finale scudetto persa (l’ultima lo scorso Giugno nell’ennesima serie senza storia vinta dal Montepaschi). Quest’anno la storia potrebbe cambiare, con l’Olimpia data per favorita al porre fine allo stradominio di Siena che dura ormai da sei anni e con buone possibilità di fare strada anche in Eurolega. Questo perché per la prima volta da quando è iniziata la dittatura del Montepaschi, Milano  si ritrova ad avere il roster più forte, grazie ad acquisti del calibro dei due americani ex Maccabi Keith Langford (in passato già protagonista del nostro campionato) e Richard Hendrix, del playmaker Rok Stipcevic negli ultimi due anni a Varese e di Gianluca Basile, probabilmente all’ultima avventura di una carriera meravigliosa, che nella scorsa stagione lo ha visto guidare i “nemici” di Cantù, giocatori che sono andati a completare una base importante formata dai vari Hairston, Cook, Bourousis, Fotsis.

Soprattutto, però, la squadra meneghina dovrebbe approfittare del parziale ridimensionamento e rinnovo effettuato da Siena (a sua volta impegnata in questi giorni in una mini-tournee americana,iniziata ieri notte con una larga sconfitta di 106 a 77 per mano dei San Antonio Spurs e che proseguirà stanotte a Cleveland), con la società di Ferdinando Minucci che quest’estate ha deciso di cambiare molto chiudendo un ciclo forse irripetibile ed aprendone un altro senza più la certezza degli uomini più importanti che l’hanno portata ai trionfi degli anni scorsi, sono infatti partiti giocatori come McCalebb, Andersen, Kaukenas, Lavrinovic e Zisis, oltre al ritiro del capitano Stonerook, ma soprattutto ha lasciato anche Simone Pianigiani, l’allenatore e vero artefice dei successi di questo gruppo, che ha scelto di provare a continuare a vincere in Turchia sulla panchina del Fenerbahce. Ora il timone della squadra l’ha preso l’ex secondo Luca Banchi, del vecchio ciclo sono rimasti in pochi, i nuovi arrivati sono tutti ottimi giocatori, alcuni sono stati tra i migliori dell’ultimo campionato come Daniel Hackett, Viktor Sanikidze e Kristjan Kangur, ma la sensazione è che questa volta si sia deciso di stravolgere troppo e che la Mens Sana non sia più la macchina perfetta degli anni scorsi, come si è visto anche nel primo trofeo assegnato della stagione, la Supercoppa Italiana, dove è arrivata la sconfitta contro Cantù, con la coppa che per la prima volta dal 2007 non è finita nella bacheca senese.

Calcolando che delle altre formazioni, a parte forse proprio Cantù, nessuna sembra in grado di recitare realmente la parte del terzo incomodo, quest’anno sembrano esserci tutti gli indizi per un testa a testa Milano-Siena con però stavolta i lombardi ad essere i veri favoriti, ma i ragazzi di Armani dovranno dimostrare di aver raggiunto quella maturità e coscienza della propria forza troppe volte mancate negli anni precedenti, causando delusioni e sofferenze che i tanti tifosi delle Scarpette Rosse non vogliono più sopportare. Guardando le prime due apparizioni in campionato, nella prima giornata è arrivata la convincente e netta affermazione contro Caserta, ma a far abbassare un po’ le esaltazioni premature ci ha pensato la Virtus Bologna che mercoledì scorso ha rifilato la prima sconfitta stagionale alla squadra di Scariolo, ovviamente niente di preoccupante, perdere a Bologna ci può stare e comunque il gruppo ha già dimostrato di esserci e di essere più che valido, ma un segnale che anche in questa stagione ci sarà da lottare in ogni partita.

Tornando al grande appuntamento di oggi, l’incontro del Mediolanum Forum fa parte di una delle varie tappe che i Boston Celtics, ma anche altri team NBA come i Dallas Mavericks del campione tedesco Dirk Nowitzki l’altro ieri di scena a Berlino, stanno facendo nel loro tour europeo di pre-season in preparazione alla prossima stagione che in America scatterà il 30 Ottobre. I Celtics sono arrivati ieri a Milano reduci dalla clamorosa sconfitta di qualche giorno fa rimediata in Turchia contro il Fenerbahce di Pianigiani, anche se appunto si tratta solo di amichevoli create per lo più per far divertire il pubblico, e durante il pomeriggio alcuni membri del gruppo, tra cui a sorpresa la leggenda Paul Pierce, insieme ad alcuni giocatori della EA7, si sono ritrovati in Piazza del Duomo nel campo creato apposta dall’Adidas, facendo impazzire i tantissimi tifosi e curiosi assiepati dietro le transenne : un po’ di numeri e giocate di prestigio varie, autografi e migliaia di foto alle quali si è prestato anche Pierce, disponibilissimo e con una sola richiesta, quella di poter riprendere tutto l’entusiasmo intorno  con il suo i-Pad, dal quale non si è staccato un secondo.

I Boston Celtics sono una delle squadre più gloriose dell’NBA, nella loro storia hanno vinto ben 17 volte il titolo e nelle loro fila hanno giocato alcuni tra i più grandi cestisti di sempre come Larry Bird e Bill Russel. L’ultimo trionfo è del 2008, al primo anno con in squadra i Big Three, ovvero le stelle Kevin Garnett, Paul Pierce e Ray Allen, diventate poi quattro con l’esplosione del giovane Rajon Rondo, oggi il team attraversa un momento di leggero declino poiché i suoi campioni sono alla fine delle rispettive carriere (Allen è passato quest’estate ai Miami Heat), ma si sta rinnovando e anche in questa stagione tenterà di dare del filo da torcere ai campioni in carica di Miami. Per Boston questa sarà la seconda sfida in Italia, dopo quella nel 2007 a Roma vinta contro i connazionali dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani, e la quarta contro una squadra europea, infatti prima del Fenerbahce aveva disputato due incontri nel lontano 1988 con la Jugoslavia e il Real Madrid; mentre per Milano è il quinto incrocio con una franchigia NBA e in tutte le occasioni è uscita sconfitta, percui stavolta è tanta la voglia di fare l’impresa. L’allenatore dei biancoverdi, coach Doc Rivers, ha però sottolineato e tranquillizzato il pubblico che, sebbene i suoi giocatori siano poco riposati per i continui spostamenti in brevissimo tempo, quella di stasera sarà una partita vera, poiché queste sono prove molto utili per trovare il feeling giusto all’interno del gruppo con i nuovi innesti e perché ha ribadito di essere un tipo molto competitivo e di allenare solo perché gli piace vincere, quindi due sconfitte di fila, anche se in pre-season, non sarebbero gradite. Inoltre Rivers si è espresso molto favorevolmente riguardo questi viaggi in Europa, visto che la squadra sta unita e si cimenta il gruppo, e ha speso parole di ammirazione verso la storia della squadra milanese, ricordando il suo giocatore preferito, Bob McAdoo, pur ammettendo di  non conoscere molto del roster dell’Olimpia attuale.

 Per quanto riguarda strettamente la partita, si utilizzeranno le regole e misure NBA e non FIBA, per esempio i quattro tempi saranno di 12 minuti anziché 10 e i falli personali spendibili saranno 6 e non 5. L’incontro, come detto, inizierà alle 18, orario deciso appositamente per non andare a sovrapporsi con il derby calcistico Milan-Inter delle 20.45, l’altro super appuntamento di questa domenica milanese, e visto che ancora non sono stati esauriti tutti i biglietti e le biglietterie rimarranno aperte fino all’inizio del match, forse non saranno pochi i tifosi che, tolte le canotte biancorosse o biancoverdi, si metteranno le sciarpe della propria squadra e dopo aver riempito il Forum si sposteranno a riempire San Siro. Coach Sergio Scariolo, si sa, avrà sicuramente al collo la sciarpa nerazzurra.

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