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Bankitalia, Visco: oggi le Considerazioni finali

Insieme alla Relazione annuale sul 2017, il Governatore presenta le prime Considerazioni finali del suo secondo mandato – C’è grande attesa per quello che dirà a proposito del terremoto politico che ha scosso nei giorni scorsi il nostro Paese, soprattutto in riferimento al debito pubblico e alla rovinosa ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’euro

Bankitalia, Visco: oggi le Considerazioni finali

Oggi, martedì 29 maggio, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, presenta all’assemblea della banca centrale le “Considerazioni finali”, illustrando la parte essenziale della consuela Relazione annuale dell’istituto. Si tratta delle prime Considerazioni del secondo mandato settennale mandato di Visco, confermato l’anno scorso non senza qualche polemica.

C’è grande attesa per quel che dirà il Governatore, non solo perché le ultime settimane sono state difficili per l’Italia sui mercati finanziari, ma soprattutto perché stavolta l’appuntamento fondamentale nel calendario di Bankitalia cade ad appena due giorni dal più grave terremoto politico degli ultimi anni.

Due giorni fa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, applicando i suoi poteri costituzionali, ha rifiutato di firmare il decreto di nomina dell’economista euroscettico Paolo Savona a ministro del Tesoro, decisione che ha portato la Lega a far saltare l’alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle. Dopo la rinuncia del premier incaricato Giuseppe Conte, il Colle ha affidato un nuovo incarico a Carlo Cottarelli, già Mister Spending Review..

Sarà perciò molto interessante oggi capire come Visco affronterà i temi che sono stati di fatto al centro dello scontro politico e delle polemiche degli ultimi giorni, ed in particolare la rovinosa rprospettiva  di un’uscita dell’Italia dall’Eurozona (teorizzata da Savona), il rischio per la tenuta dei conti pubblici connesso al contratto di governo Lega-M5S (per ora messo da parte, ma forse non del tutto accantonato) o la possibilità di chiedere alla Bce una cancellazione netta di 250 miliardi del nostro debito pubblico, idea concepita dai pentaleghisti nelle prime fasi della trattativa sul programma.

Naturalmente le Considerazioni finali spazieranno anche sui temi dell’economia italiana ed internazionale e, ancora una volta, lo stato delle banche alla luce delle nuove regole europee sarà uno dei punti centrali.

Di solito i governatori della Banca d’Italia usano parole felpate ma, quando vogliono, sanno lanciare messaggi chiarissimi.

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