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Bankitalia: sofferenze tornano a 200 miliardi

Il dato netto è però di 84,94 miliardi a maggio – Rallenta la raccolta, mentre tornano a crescere i prestiti delle banche alle imprese italiane e quelli alle famiglie continuano ad accelerare – Sempre più giù i tassi sui mutui

Bankitalia: sofferenze tornano a 200 miliardi

A maggio le sofferenze lorde delle banche italiane sono tornate a sfiorare i 200 miliardi di euro. Il dato emerge dal supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia su ‘moneta e banche’.

Nel dettaglio, le sofferenze lorde hanno raggiunto il livello di 199,99 miliardi (dai 198,3 miliardi in aprile) e si stanno riavvicinando al record di gennaio (202 miliardi). Le sofferenze nette, scrive la Banca d’Italia, ammontano invece a 84,94 miliardi (83,9 miliardi a fine aprile).

In ogni caso, la corsa delle sofferenze delle banche italiane, aggiunge la Banca d’Italia, sta rallentando. A maggio infatti il tasso di crescita sui dodici mesi, tenendo conto delle discontinuità statistiche ma senza correggere per le cartolarizzazioni e le altre cessioni, è stato pari al 3,2% (contro il 3,5% di aprile).

Sul fronte della raccolta, a maggio i depositi del settore privato è cresciuto del 3,2%, in netto rallentamento da aprile (+5,4%). La raccolta con obbligazioni bancarie ha registrato l’ennesimo netto calo a due cifre (-14,8%) sui livelli di aprile (-15%).

Per quanto riguarda i tassi sui mutui casa per le famiglie, continuano a scendere. Il tasso medio (taeg) sui mutui per l’acquisto dell’abitazione è calato a maggio al 2,61%, livelli minimo delle ultime rilevazioni di via Nazionale. Il mese precedente il tasso taeg era indicato al 2,66% e nel maggio 2015 al 2,91%.

Calano anche i tassi per le imprese maggiori, quelli oltre il milione di euro: all’1,22% dall’1,46% medio segnalato in aprile. Solo una limatura, invece, per le condizioni applicate alle imprese di minori dimensioni (prestiti fino a 1 milione): il tasso medio segnalato da Banca d’Italia per maggio è del 2,57% (2,53% in aprile e 3% nel maggio 2015%).

Infine, i prestiti delle banche alle imprese italiane tornano a crescere dopo due mesi di flessione. A maggio i crediti alle aziende hanno registrato un incremento sui dodici mesi dello 0,3% dopo i cali registrati in aprile e a marzo. Il segno più torna quindi sugli stessi livelli di febbraio.

I prestiti alle famiglie, invece, continuano ad accelerare: a maggio il tasso di crescita sui dodici mesi è dell’1,5% (1,2% in aprile) confermando l’inversione di rotta che si registra per il dodicesimo mese consecutivo. In generale i prestiti al settore privato (include anche assicurazioni e fondi pensione) crescono a maggio sui dodici mesi dello 0,8%.

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