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Bankitalia: imprese esposte a penetrazione criminale

Carmelo Barbagallo, direttore centrale della Vigilanza della Banca d’Italia: “I pericoli di coinvolgimento, anche inconsapevole, degli intermediari divengono immanenti e il rischio della mancata osservanza della legalità si acuisce”.

Bankitalia: imprese esposte a penetrazione criminale

“Durante una crisi intensa e prolungata, quale quella attuale, le imprese sono particolarmente esposte alla penetrazione delle organizzazioni criminali. I pericoli di coinvolgimento, anche inconsapevole, degli intermediari divengono immanenti e il rischio della mancata osservanza della legalità si acuisce”. Lo ha detto Carmelo Barbagallo, direttore centrale della Vigilanza della Banca d’Italia, nel corso di un convegno a Caserta.

“L’inquinamento del circuito legale – ha aggiunto Barbagallo – accresce sensibilmente i rischi di avvitamento dell’economia. L’illegalità incide pesantemente sulla crescita economica, condiziona le attività delle imprese, l’accumulazione del capitale umano, l’allocazione dei fondi pubblici destinati allo sviluppo. I danni che essa produce sono amplificati dall’immissione dei proventi dei reati, mediante riciclaggio, nel circuito economico legale. Grande diventa allora il suo potenziale distruttivo, in grado di pregiudicare la corretta allocazione del credito, contaminare i vertici degli intermediari e comprometterne la stabilità”.

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