Condividi

Banchieri: è Ermotti (Ubs) il più ricco d’Europa. Quanto guadagnano negli Usa e in Italia?

Il banchiere del colosso svizzero è sulla buona strada per raggiungere le ricchissime remunerazioni dei suoi colleghi statunitensi. E in Italia, chi sono i Paperoni tra le banche?

Banchieri: è Ermotti (Ubs) il più ricco d’Europa. Quanto guadagnano negli Usa e in Italia?

Sono solo 9 mesi che è entrato in Ubs e Sergio Ermotti già risulta il banchiere più pagato in Europa. Tanto che potrebbe avvicisarsi alle maxi restribuzioni dei colleghi Statunitensi. Era giusto il 1° aprile 2023 quando Ermotti è passato alla guida della banca svizzera chiamato per il compito specifico di guidare l’integrazione del Credit Suisse.

In base al rapporto annuale di Ubs, Ermotti ha ricevuto in 9 mesi 14,4 milioni di franchi di cui 2,1 milioni costituiscono il salario fisso e 12,3 milioni la parte variabile dello stipendio come performance award. Una cifra quasi pari ai compensi percepiti dall’intero Consiglio di amministrazione, cui la banca svizzera ha versato, compresi gli emolumenti sussidiari (subsidiary fees), 15,2 milioni di franchi, un importo notevolmente superiore ai 12,6 milioni del 2022.

I compensi dei colleghi statunitensi di Ermotti

A conti fatti, questo suo ricco compenso, non è poi lontano anni luce, rispetto le alte vette delle retribuzioni dei colleghi americani. Jamie Dimon, il capo di JpMorgan e James Gorman, l’amministratore delegato uscente di Morgan Stanley, secondo una ricostruzione di Reuters, lo scorso anno hanno portato a casa rispettivamente 36 milioni e 37 milioni di dollari. Ciò riflette soprattutto il fatto che le loro banche hanno azioni che vengono scambiate al doppio del valore delle loro attività nette.

Ubs è ancora ben lontana da queste vette. Ma azionisti come Cevian Capital ritengono che le enormi operazioni di gestione patrimoniale dell’intero gruppo svizzero forniscono un percorso verso rendimenti e valutazioni in stile americano. La stessa banca svizzer punta a un rendimento del 18% sul capitale primario Tier 1 nel 2028. Se si annualizza il compenso di Ermotti per il 2023, secondo Reuters, lo stipendio salirebbe a 21 milioni di dollari, entrando quindi nell’intervallo compreso tra 20 e 40 milioni di dollari per la retribuzione dell’amministratore delegato di Morgan Stanley.

Ubs aumenterà nei prossimi anni i compensi ai massimi dirigenti

Ubs attualmente limita il compenso dei suoi massimi dirigenti a 5 volte il suo stipendio annuo di 2,5 milioni di franchi svizzeri, limitando il suo pacchetto totale a 15 milioni di franchi svizzeri (16,7 milioni di dollari). Ma proprio il rapporto annuale di Ubs dice che la banca aumenterà questo limite a 7 volte nei prossimi anni, aggiungendo 5 milioni di franchi svizzeri al pagamento massimo di Ermotti. Questa generosità rischia di sconvolgere gli stakeholder svizzeri, che hanno visto il governo fornire sostegno finanziario e leggi di emergenza per consentire a UBS di salvare Credit Suisse. E’ vero che Ubs evidenzia il fatto che l’80% del bonus di Ermotti è costituito da azioni e obbligazioni anziché in contanti. Ma se la banca raggiunge i suoi obiettivi, anche le azioni varranno di più e così Ermotti avrà la possibilità di entrare nell’élite di Wall Street.

Quanto guadagnano i colleghi di Ermiotti in Europa ?

Forse i capi delle banche europee guardano con un po’ di invidia la busta paga di Ermiotti.
L’amministratore delegato di HSBC Noel Quinn ha guadagnato 10,6 milioni di sterline (13,4 milioni di dollari), mentre Ana Botín, presidente esecutivo di Santander, è stata pagata 12,2 milioni di euro (13,2 milioni di dollari). L’amministratore delegato della Deutsche Bank Christian Sewing ha guadagnato 8,7 milioni di euro nel 2023, leggermente in flessione rispetto agli 8,9 milioni di euro del 2022, dopo un calo degli utili della banca. L’amministratore delegato di Bnp Paribas, il francese Jean-Laurent Bonnafè, in sella al Gruppo dal dicembre 2011 ha una retribuzione annua totale risulta di circa 4,6 milioni di euro, composta per il 40% dallo stipendio e per il 60% dai bonus, comprese partecipazioni societarie e stock options. Risulta possedere direttamente lo 0,007% delle azioni della società, per un valore di 5,25 milioni di euro.

Che cosa accade in Italia ? Le buste paga dei banchieri italiani

Proprio pochi giorni fa, Unicredit ha reso noto che il suo ceo, Andrea Orcel, nel 2023 ha raggiunto tutti gli obiettivi che i soci gli avevano chiesto. Per questo, riceverà per quest’anno un compenso di 9,75 milioni di euro rispetto ai 7,5 milioni precedenti. Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha percepito un compenso pari a poco più di 4 milioni di euro tra componente fissa (2,6 milioni di euro, invariata dal 2016 e che tale resterà anche quest’anno) e 1,4 milioni di euro quale somma delle quote dei premi annuali provenienti da anni precedenti. A questo compenso, però, si deve aggiungere la componente in azioni ricevuta, pari a 1,6 milioni di euro, a valere sui programmi di incentivazione precedenti. Considerando quindi, tutte le voci, a Messina sono andati 5,7 milioni. Seguono nel classifica italiana il numero uno di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, il cui compenso complessivo, nel 2023, dovrebbe aggirarsi attorno ai 3 milioni, e Piero Luigi Montani, amministratore delegato di Bper Banca, che, nel 2022, risulta abbia ottenuto un compenso di 1,15 milioni.

Commenta