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Banche, il risiko fa volare Ubi, Mps e Banco Bpm

Il rilancio di Intesa sull’Ops Ubi e le prove di alleanza del Banco Bpm con Unicredit o con Mps galvanizzano i titoli bancari in Borsa che a Piazza Affari guadagna circa l’1% ed è il miglior listino europeo – Occhio anche al negoziato Ue di Bruxelles.

Banche, il risiko fa volare Ubi, Mps e Banco Bpm

Banche euforiche, spread in ribasso e Milano regina in Europa: è il bilancio finale di Piazza Affari, che scommette sulla ripresa del Risiko bancario e su un compromesso a Bruxelles sul Recovery fund.

Il principale listino milanese chiude in positivo dello 0,99%, a 20.621 punti base, nonostante lo stacco cedola di Enel (-1,25%), società a maggior capitalizzazione del Ftse Mib, abbia un riflesso tecnico negativo dello 0,32 sull’indice. L’azione migliore è Ubi, +14,01%, che festeggia il rilancio di Intesa (+1,23%) allineandosi nel prezzo all’offerta della banca guidata da Carlo Messina. Venerdì Intesa ha aggiunto una componente cash di 0,57 euro per ogni azione portata in adesione all’ops iniziale di 1,7 titoli Intesa per ogni titolo Ubi.

Le maggiori probabilità di successo dell’offerta accendono quindi le fantasie anche sugli altri player del settore, a partire da Banco Bpm +5,51%, sempre al centro di indiscrezioni su possibili aggregazioni. A catena decollano gli acquisti su Mps +15,02% (sospesa a metà pomeriggio in volatilità), trascurata Unicredit +0,32%, dopo che il Messaggero ha scritto di un incontro di Mustier con Castagna. In controtendenza Bper -2,09%.

Il tono delle banche si avvale anche del crollo dello spread: il differenziale di rendimento fra Btp 10 anni e Bund di pari durata scende a 153 punti base (-7,5%) e il rendimento del decennale italiano arretra a 1,08%. Una retromarcia dovuta al fatto che il mercato scommette su un accordo al Consiglio europeo sul Recovery plan.

I protagonisti della partita, che contrappone i piccoli ma efficienti paesi frugali come l’Olanda a pesi massimi come Germania, Francia, Spagna e Italia, si riuniranno nuovamente a partire dalle 18, a mercati chiusi (la riunione è stata rimandata due volte) in tour de force che dura ormai da 4 giorni, nella speranza di arrivare a una mediazione che, si dice, potrebbe essere trovata a 390 milioni di euro a fondo perduto contro i 500 inizialmente proposti.

Fra le blue chip chiudono una seduta effervescente Poste +5,11% e Atlantia +5,09%. Reuters, citando “alcune fonti”, dice che Bank of America Merrill Lynch, JPMorgan e Mediobanca (+2,33%) sono stati scelti per il ruolo di advisor per la cessione di quote di Autostrade a Cdp e altri investitori. C’è attesa anche per un possibile coinvolgimento di Poste Vita nella partita del riassetto azionario di Aspi.

Soffre Pirelli -0,77%. Debole Eni -0,36%. Dopo l’apertura di Wall Street cambia segno il petrolio: Brent +0,14%, 43,20 dollari al barile. Mentre i timori sui contagi mantengono in orbita l’oro, che scambia vicino a 1817 dollari l’oncia. Oggi giungono anche notizie positive su vari fronti per quanto riguarda possibili vaccini contro il Covid.

Euro ancora in progresso sul dollaro intorno a 1,144. Nel resto d’Europa sono positive Francoforte +0,93%; Parigi +0,47%; Madrid +0,49%. Bene Amsterdam +0,93% che contende a Milano la maglia rosa. Negativa Londra -0,46%.

Wall Street dopo un avvio prudente, si muove ora in ordine sparso. Il Dow Jones è in leggero calo, mentre il Nasdaq si apprezza dell’1,5% circa, dopo le vendite della scorsa ottava. Attesi questa settimana i conti trimestrali, fra gli altri, di Microsoft (+2,6%), Twitter (+3%), Tesla (-0,24%).

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