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Banche, Generali e Opa scaldano Piazza Affari. Giù il petrolio, salgono i rendimenti dei bond, euro stabile

Il Covid non dà tregua: Shanghai in rosso – C’è attesa per le trimestrali delle banche Usa – Banco Bpm: in arrivo le contromosse al Crédit Agricole – Sale la febbre per Atlantia

Banche, Generali e Opa scaldano Piazza Affari. Giù il petrolio, salgono i rendimenti dei bond, euro stabile

Il calo delle Borse asiatiche inaugura una settimana che non offre spunti di ottimismo: si inasprisce la guerra ucraina, sale l’inflazione e Wall Street guarda con qualche timore alla pubblicazione delle trimestrali delle grandi banche. Si spegne così il minirimbalzo dell’euro (+0,8%), che stanotte ha salutato l’esito del primo turno delle elezioni in Francia. I guadagni sono rapidamente scomparsi e stamattina il cross è sulla parità a 1,088.

Il T-bond decennale al massimo dal 2019

A illustrare gli umori del mercato sono i future di Wall Street, in ribasso di mezzo punto mentre i rendimenti dei T bond puntano ancora verso l’alto: 2,77% per il decennale, su nuovi massimi degli ultimi tre anni, +7 punti base, allo stesso livello del decennale della Cina (in discesa).

Petrolio in caduta a 96 dollari, giù le Borse

Colpisce intanto il ribasso sulle piazze cinesi, probabilmente collegato anche all’esasperazione per la crescita dei contagi Covid a Shanghai, nonostante il rigido lockdown: ieri 26.087 casi, nuovo record. Dopo la scoperta di 20 casi nella metropoli di Guangzhou, le autorità distrettuali hanno chiuso le scuole e introdotto limitazioni agli spostamenti. Di riflesso perdono colpi le azioni e le obbligazioni, ma anche il petrolio (-2,5%, a 95,8 dollari il barile), di fronte ai segnali di frenata dell’economia. È improbabile che oggi la Ue proceda all’embargo del greggio russo.

Hong Kong: il tech giù del 4%

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde il 2,3% dopo la pubblicazione dei dati su prezzi al consumo (+1,5% in marzo) e alla produzione (+8,3%, dal +8,8% del mese precedente).

L’indice Hang Seng di Hong Kong perde il 2,4%. Hang Seng Tech -4%. Giù anche il Nikkei di Tokyo (-0,7%), il Kospi di Seul -0,3% e l’indiano BSE Sensex -0,5%.

Macron vince ma non stravince

Emmanuel Macron vince, senza stravincere, il primo turno delle presidenziali francesi, smentendo il rischio di un aggancio a destra. Un risultato previsto, anche se si conferma l’ascesa di Marine Le Pen, capace di ridurre a poco più di quattro punti il distacco dal presidente in carica, nonostante la concorrenza all’estrema destra di Eric Zemmour.

Draghi in missione in Algeria, vertice sulle armi in Lussemburgo

I riflettori dei mercati saranno così concentrati sull’emergenza ucraina. A Lussemburgo si riuniranno i ministri degli Esteri dell’Eurozona: al centro dei colloqui la fornitura di armi a Kiev e l’eventuale embargo petrolifero nei confronti di Mosca. Mario Draghi intanto sarà in missione in Algeria per formalizzare l’aumento delle forniture di gas dal Paese mediterraneo.

In Europa l’appuntamento più importante cadrà giovedì, quando si riunirà il direttorio della Bce, chiamato a scegliere tra l’immediato taglio degli acquisti sul mercato e un prossimo aumento dei tassi, come richiede l’aumento dell’inflazione al 7,5%, oppure insistere sul sostegno all’economia, in frenata per l’emergenza energia. Oggi, sul piano macro, da seguire l’andamento del Pil e della produzione industriale del Regno Unito.

In arrivo i dati sull’inflazione in Europa e Usa

È la settimana dei dati sull’inflazione: domani saranno pubblicati i dati di marzo di Germania e Stati Uniti, mercoledì quelli della Gran Bretagna, venerdì sarà la volta di Francia e Italia. Giovedì è in calendario la riunione di politica monetaria della Bce.

Negli Stati Uniti, alla vigilia dei dati sul carovita (previsto +8,4%), oggi parleranno i governatori della Federal Reserve: Bostic, Bowman, Evans, che anticiperanno gli umori della Fed in vista della riunione di maggio.

I conti di JP Morgan e Goldman Sachs

Ma Wall Street già scalda i motori in vista dell’avvio della campagna delle trimestrali. Si comincerà in settimana con i conti delle grandi banche – ovvero JP Morgan, Goldman Sachs e Wells Fargo – e con le compagnie aeree, a partire da Delta Airlines.

Sul fronte societario, occhio a Tesla: in settimana arriveranno i primi risultati sulla produzione dei nuovi stabilimenti di Shanghai e Berlino. La società di Elon Musk punta a produrre più di due milioni di vetture entro l’anno. Il tycoon, nel frattempo, ha rinunciato a entrare nel Cda di Twitter.

Assemblea Mps, riflettori su Bpm

Il calendario di Piazza Affari prevede l’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, di Monte Paschi. Ma sono ben altre le battaglie finanziarie che attendono il mercato di casa nostra.

Da seguire il settore bancario, dopo la risposta vibrante del mercato al blitz del Crédit Agricole su Banco Bpm. Il mercato si attende la reazione di Unicredit, già visto come possibile cacciatore in piazza Meda.

Generali, i proxy stanno con Donnet

Si avvicina l’ora della resa dei conti in Generali. È scaduto il tempo massimo per gli acquisti di titoli in vista dell’assemblea del 29 aprile. Intanto Iss, Glass Lewis e Frontis – i tre consulenti alla governance dei fondi, detentori di un terzo del capitale del Leone – hanno invitato gli investitori a votare la lista degli uscenti, non quella presentata da Caltagirone e sostenuta da Del Vecchio e Crt (né quella di Assogestioni).

Atlantia si prepara allo scambio di Opa

Sempre calda la temperatura attorno ad Atlantia, risalita oltre i 21 euro sui rumours in merito alle cordate pronte a promuovere un’offerta sulla holding delle autostrade e degli aeroporti. L’offerta dei fondi Gip e Brookfield assieme a Florentino Perez (22 miliardi) potrebbe spingere i Benetton ad accelerare il riassetto del gruppo con il fondo Blackstone. Le indiscrezioni parlano di un’Opa totalitaria da parte di Edizione e del fondo Usa a 24 euro, per un totale di 12 miliardi di euro.

Da segnalare anche Prysmian. Il Credit Suisse ha alzato il giudizio a Outperform, da Neutral, con target price a 35 euro.

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