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Banca Mondiale lancia l’allarme: l’aumento dei tassi delle banche centrali sta portando alla recessione

Alla vigila della nuova stretta della Fed la Banca Mondiale alza la voce: “Fermatevi” – Ieri altra giornata di passione per le Borse – Rendimenti dei bond in ascesa – Crolla l’oro

Banca Mondiale lancia l’allarme: l’aumento dei tassi delle banche centrali sta portando alla recessione

Fermatevi. Alla vigilia della nuova stretta sui tassi da parte della Fed arriva il grido d’allarme della Banca Mondiale. L’economia globale, avverte l’istituto, sta subendo il rallentamento più pesante dagli Anni Settanta. Nello scenario peggiore il tasso d’inflazione di base globale, escludendo l’energia, potrebbe attestarsi intorno al 5%, quasi il doppio della media quinquennale prima della pandemia. Ma un nuovo aumento dei tassi rischia di far precipitare il modo in recessione. “Per evitarlo – dice il presidente, David Malpass – le autorità politiche dovrebbero spostare l’attenzione dalla riduzione dei consumi all’aumento della produzione”.

Tra poche settimane, anticipa Reuters, le preoccupazioni della World Bank saranno ribadite dal rapporto del Fondo Monetario. Che abbasserà bruscamente la stima di crescita per il 2023, dal +2,9% di luglio a poco più di zero. Queste previsioni si abbattono sulle Borse ormai rassegnate a subire gli effetti delle ripetute strette delle banche centrali. I dati Usa di ieri sui consumi e sul basso ricorso alla cassa integrazione dimostrano che l’economia americana è in grado di reggere alla stretta sui tassi ed al superdollaro. Ma questa politica è tossica per tutte le Borse, che si avviano ad un finale di settimana mesto.

La Cina migliora, lo yuan no. Tokyo in ribasso

Soffrono i mercati d’Asia. Lo stesso dovrebbe succedere a breve a quelle dell’Europa. Il future dell’indice EuroStoxx 50 segna un calo dello 0,8%, di poco peggio del derivato sul Nasdaq.

La Borsa di Tokyo si avvia a chiudere in ribasso dell’1%, -2,3% il bilancio settimanale. Hang Seng di Hong Kong -0,4% (+0,1% la settimana). CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -1,1% (-1,4% la settimana). Kospi di Seul -1% (sulla parità la performance settimanale).

L’economia cinese sta mostrando decisi segni di ripresa, con gli indici di produzione industriale e vendite al dettaglio in crescita rispettivamente del 4,2% e del 5,4% ad agosto, superando le previsioni degli economisti. Il tasso di disoccupazione giovanile (16-24 anni) è sceso al 18,7%, dopo il record del 19,9% di luglio. Ma Fitch ha tagliato le previsioni di crescita del Pil dal 3,7 al 2,8%.

Continua il declino della valuta: il cross dollaro-yuan, oggi alla quarta seduta consecutiva di rialzo, oltrepassa quota sette, massimo degli ultimi due anni.

Le attenzioni degli operatori sono rivolte ai risultati dell’incontro di Samarcanda tra Putin e Xi Jingping, che, pur ribadendo l’amicizia con Mosca, non si è schierato più di tanto sull’Ucraina: nella cronaca dell’agenzia Xinhua non si fa cenno al conflitto.

Calano i commerci, FedEx cade del 14,5%

Ieri l’S&P500 ha chiuso in calo dell’1,1%. Sotto la parità anche Dow Jones (-0,6%) e Nasdaq (-1,4%). Prevale la cautela in attesa delle decisioni della Fed della prossima settimana. “La mia più grande paura – ha scritto lo strategist di Mizuho Jordan Klein – è che i dati economici positivi siano visti come negativi perché porteranno a tassi più alti, i dati economici negativi siano visti ugualmente negativi perché anticipano una caduta degli utili delle aziende”.

Nel dopo Borsa tonfo di Fed Ex (-14,5%) dopo il warning sulle prospettive dei traffici per l’ultima parte dell’anno.

Il Treasury Note a dieci anni si è indebolito nel corso della giornata di ieri, fino a sfiorare il rendimento del 3,50%; stamattina è a 3,44%, da 3,42% di ieri mattina. Il biennale, al sesto giorno di rialzo, è a 3,88%, otto punti base più di ieri, sui massimi dal 2007. I tassi reali sulla scadenza a dieci anni sono sopra l’1% per la prima volta dalla fine del 2018.

Ancora bene le banche, Fitch taglia l’Italia

I listini europei hanno chiuso in rosso. La piazza peggiore è stata Parigi (-1,1%), frenata dal brusco calo del lusso. Meglio Milano (-0,2%) grazie al credito. il Comitato di Basilea per le banche, l’organizzazione che mette a punto le regole internazionali del settore, promuove “l’ascesa delle aziende del comparto perché i tassi di interesse in rialzo dovrebbero sostenere i ricavi da intermediazione”. In una nota al termine di una due giorni di riunioni, il Comitato rivendica come “il settore bancario sia più solido rispetto alla precedente crisi proprio grazie alle norme di Basilea III”.

Fitch ha portato a -0,7% la stima sul Pil dell’Italia nel 2023, dal +1,9%. Il decennale sale al 4,03% di rendimento.

Petrolio in calo, gas europeo a 214 euro

Petrolio WTI in lieve recupero a 85,7 dollari, dal -3,8% di ieri. Il bilancio della settimana è in rosso del -2%. Si parla sempre più di recessione: è normale ipotizzare un rallentamento della domanda globale e la questione “Russia” passa in second’ordine.

Il Gas Usa ha chiuso in ribasso del -10% dopo l’accordo con i sindacati USA del settore trasporto ferroviario. Gas europeo -2% a 214 euro per MWh.

Crolla l’oro, rivoluzione nella piattaforma Ethereum

L’oro scivola a1.664 dollari l’oncia, sui minimi degli ultimi due anni. Il metallo giallo è una delle vittime della politica aggressiva della banca centrale Usa.

Rivoluzione nelle criptovalute. Dopo una sperimentazione durata quasi due anni, la cryptocommunity più vasta del Pianeta, quella che utilizza la piattaforma Ethereum, convergerà su un nuovo e assai meno energivoro sistema di certificazione grazie alla fusione tra due sistemi di gestione della blockchain che oggi procedono in parallelo: quello originale, tecnicamente molto sicuro ma che brucia quantità inaudite di elettricità, chiamato proof-of-work, e quello teoricamente meno blindato, ma che consuma un centesimo dell’energia bruciata dall’altro sistema, chiamato proof-of-stake.

In piazza Affari occhi su Ariston, Tim e Terna

Continua il tiro al bersaglio su Tim: Barclays taglia il giudizio a Underweight, target price a 0,15 euro.

Ariston ha firmato un accordo vincolante per l’acquisizione dell’intero capitale della tedesca Centrotec Climate Systems GmbH dalla sua controllante per una cifra composta da 703 milioni di euro in contanti e circa 41,42 milioni in azioni di nuova emissione.

Media For Europe: Barclays taglia il giudizio a Underweight. In luglio, le sue entrate pubblicitarie in Italia segnano un calo del 9%, a fronte di un mercato in calo del 21%.

Terna ha lanciato, attraverso un private placement, un’emissione obbligazionaria, single tranche, a cinque anni, da 100 milioni di euro per la “copertura delle esigenze del piano industriale del gruppo e per soddisfare l’ordinario fabbisogno finanziario”.

Banca Monte Paschi: ieri l’Assemblea Straordinaria ha deliberato l’aumento di capitale a pagamento per un importo complessivo massimo di 2,5 miliardi “da eseguirsi in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie, aventi godimento regolare, da offrirsi in opzione agli Azionisti della Società”, si legge in una nota. Insieme alla ricapitalizzazione, approvata dal 98% del capitale presente in sala, è stato deciso dai soci di procedere con il raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione ordinaria ogni 100 azioni ordinarie esistenti.

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