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Banca Generali: l’utile cresce del 64,2% nei nove mesi, confermati gli obiettivi 2023. Le masse sfiorano i 90 miliardi

Il margine di intermediazione sale del 25,4%, mentre la raccolta si avvia verso i 5 miliardi a fine anno. Banca Generali punta a dividendi cumulati pari a 7,5-8,5 euro per azione nel periodo 2022-25

Banca Generali: l’utile cresce del 64,2% nei nove mesi, confermati gli obiettivi 2023. Le masse sfiorano i 90 miliardi

Banca Generali ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto consolidato di 255,1 milioni, in aumento del 64,2% rispetto ai 155,4 milioni dello stesso periodo del 2022, che però scontava l’impatto di 35,3 milioni di oneri fiscali straordinari sulla base dell’accordo quadro raggiunto con l’Agenzia delle Entrate (il 19 settembre 2022) per il passaggio nel 2008 della delega di gestione di BG Sicav alla neocostituita fabbrica prodotti Bg Fml. 

A Piazza Affari, il titolo Banca Generali guadagna l’1,48% a 32,26 euro.

Tutti i numeri di Banca Generali

Il margine di intermediazione (ricavi) è salito del 25,4% a 589 milioni, mentre il margine di interesse è cresciuto del 159,7% a 228 milioni di euro. 

A livello patrimoniale, al 30 settembre il Cet1 ratio è al 17,3% e il Total Capital ratio (Tcr) al 18,5% al 30 settembre 2023. 

La raccolta netta nei primi nove mesi del 2023 è stata pari a 4,3 miliardi (+7% rispetto allo scorso anno), mentre nel solo mese di ottobre la raccolta ammonta a 311 milioni  dai 506 milioni di ottobre 2022 e dai 373 milioni di settembre.

Andando avanti coi parametri, le masse totali di Banca Generali a fine settembre sono salite al nuovo massimo storico di 88,8 miliardi. “Avendo superato il giro di boa della metà del piano al giugno scorso, Banca Generali si conferma ad oggi in linea o al di sopra dei target definiti” dal piano 2022-2024, evidenzia la banca nella nota.

Banca Generali: i conti del terzo trimestre

Nel solo terzo trimestre, l’utile è quasi triplicato a circa 80,1 milioni dai 24,1 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente, che tuttavia scontava gli effetti per 35,3 milioni dell’accordo fiscale siglato con l’Agenzia delle Entrate. Al netto di tale onere straordinario, il risultato netto del terzo trimestre 2023 è in crescita del 34,7% su base annuale, con la componente ricorrente che si è attestata a 83,8 milioni (+51% anno su anno). 

Il margine di intermediazione ha registrato un rialzo del 26,8% a 196,8 milioni sostenuto dalla forte crescita del margine d’interesse (76,6 milioni, +112,9%) e dal buon risultato delle commissioni lorde ricorrenti (238,0 milioni, +3,8%).

I risultati raggiunti “ci proiettano verso un anno di forte crescita nonostante la grande volatilità ed il rallentamento della congiuntura. – commenta l’ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa -. Stiamo poi iniziando ad assistere ai primi segnali di normalizzazione nel comportamento dei clienti nel percorso di diversificazione, con le prime evidenze di novembre che ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi”. La Banca resta inoltre “concentrata sul raggiungimento dei target triennali, con solidità patrimoniale, remunerazione degli azionisti e crescita sostenibile degli utili ricorrenti come elementi fondanti della nostra strategia”.

Tornando ai risultati, i costi operativi nel trimestre sono stati pari a 66,2 milioni contro i 62 milioni del terzo trimestre 2022, mentre il risultato operativo ha raggiunto i 130,6 milioni (+40,1%) e il risultato pre-tasse è cresciuto del 37,2% a 109,4 milioni, dopo aver spesato accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per 21,2 milioni rispetto ai 13,4 milioni dello scorso anno.

Banca Generali conferma gli obiettivi del piano

Alla luce dei risultati Banca Generali ha confermato gli obiettivi finanziari per fine anno, pur tenendo conto del “momento particolarmente complesso»”per via di tensioni geopolitiche e rischi per la crescita economica dell’area euro. In particolare, l’istituto conta di arrivare, nel biennio 2022-24, a un flusso cumulato di raccolta di 18-22 miliardi, con una crescita media ponderata degli utili ricorrenti del 10-15% nell’arco del triennio 2021-24 e dividendi cumulati pari a 7,5-8,5 euro per azione nel periodo 2022-25.

Banca Generali non pagherà la tassa sugli extraprofitti

Anche Banca Generali si unisce alla schiera di banche che non pagheranno la tassa sugli extraprofitti, mettendo a riserva una cifra pari a 2,5 volte il suo ammontare. La banca “ha optato – si legge nella nota dei risultati dei 9 mesi – per la destinazione dell’imposta al rafforzamento patrimoniale del gruppo procedendo alla costituzione, in base di approvazione del bilancio 2023 di una riserva patrimoniale non distribuibile e pienamente computabile nel Cet1 per un ammontare di 26,6 milioni di euro“.

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