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Banca Generali, la volatilità spinge la raccolta: 603 milioni a maggio

Il saldo da inizio anno tocca i 2,7 miliardi e proprio il mese di maggio, con i mercati inquieti, ha registrato i volumi più elevati – L’Ad Mossa: “I nostri consulenti private e la versatilità della nostra offerta garantiscono risposte concrete ai bisogni di diversificazione e di protezione”.

Banca Generali, la volatilità spinge la raccolta: 603 milioni a maggio

Banca Generali ha realizzato a maggio una raccolta netta di 603 milioni di euro (474 milioni ad aprile), con un saldo da inizio anno di 2,7 miliardi. La forte volatilità delle ultime settimane – spiega l’istituto in una nota – ha spinto la domanda di consulenza avvicinando nuovi clienti alle soluzioni della banca. I volumi di maggio sono infatti risultati i più elevati da inizio anno. 

Sempre a maggio, le masse sotto contratto di consulenza evoluta sono salite di 195 milioni di euro, superando i 2,1 miliardi da gennaio. L’Amministratore Delegato, Gian Maria Mossa, si è detto ottimista sulla capacità di Banca Generali di “continuare a crescere in misura superiore al mercato di rifermento. In un mese difficile contrassegnato da speculazioni che vanno al di là dei fondamentali economici del Paese e delle sue imprese, abbiamo registrato il miglior dato di raccolta dell’anno. Il nostro focus nella tutela dei patrimoni e l’esperienza nella gestione di situazioni complesse ci vede in prima linea, col contributo di tutta la banca, al fianco delle famiglie. L’eccellenza dei nostri consulenti private e la versatilità della nostra offerta garantiscono risposte concrete ai bisogni di diversificazione e di protezione. In un contesto caratterizzato da persistente volatilità continuiamo a ravvisare segnali di forza per il nostro business: in primis la consistenza dei flussi di raccolta, poi la crescita delle masse sotto consulenza evoluta, e l’accoglienza positiva alla nuova Sicav. Questo mix di elementi rafforza la fiducia nelle nostre capacità di continuare a crescere in misura superiore al mercato di rifermento”.

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