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Avio: sbarco in Borsa allo Star a metà febbraio

Presentata l’operazione dal management. “Tangibili opportunità di crescita” grazie ai 66 milioni di nuove risorse che arriveranno dalla fusione con Space 2

Avio: sbarco in Borsa allo Star a metà febbraio

Avio approderà in Borsa, probabilmente sullo Star, a metà febbraio. Il gruppo aerospaziale Avio ha “tangibili” opportunità di crescita organica e grazie ai 66 milioni di nuove risorse che arriveranno dalla fusione con Space 2 potrebbe “raddoppiare il rateo produttivo”, diversificando i mercati e sviluppando nuovi prodotti. E’ con queste credenziali che Roberto Italia ha presentato l’operazione che vedrà la spac Space 2, di cui è uno dei promotori, fondersi con Avio e Leonardo Finmeccanica salire al 28% della nuova società. Lo riferisce Reuters. Il progetto che porterà Avio in Borsa è stato annunciato pochi giorni fa dagli azionisti.

Durante l’incontro è stato spiegato che nel settore si prevede che il numero di satelliti lanciati raddoppierà nei prossimi cinque anni e che in particolare aumenteranno i lanci a orbita bassa, quelli che attualmente Avio compie con il lanciatore Vega (che fa capo a una jv dove l’Agenzia spaziale italiana ha il 30%).

Attualmente i ricavi di Avio provengono per circa metà dai lanci con Vega (dove Avio è il prime contractor) e per l’altra metà dal programma Ariane 5 (di cui Avio è un importante fornitore), specializzato in orbite più alte.

Il Ceo Giulio Ranzo ha precisato che anche in futuro i finanziamenti dei due progetti saranno “un mix pubblico privato”. I ricavi arrivano infatti per circa due terzi dai clienti attraverso i programmi sopra descritti e per circa un terzo da finanziamenti pubblici tramite le agenzie spaziali, destinati in particolare alla ricerca e sviluppo.

La nuova società manterrà il nome di Avio e approderà in Borsa, probabilmente sullo Star, a metà febbraio, secondo quanto spiegato durante l’incontro di oggi.

Il nuovo consiglio di Avio per i prossimi tre anni sarà composto da 9 membri e vedrà 4 consiglieri nominati da Space 2 (3 indipendenti) e 3 da Leonardo (1 indipendente). Giulio Ranzo sarà confermato Ceo e il presidente sarà nominato da Space Holding. Tutte le decisioni del board saranno prese a maggioranza semplice.

Sono inoltre previsti degli impegni di lock up a partire dalla quotazione della società: 12 mesi per Space Holding, 24 mesi per Leonardo e il management.

Durante la presentazione è stato spiegato che Avio, in quanto media impresa, ha una soglia del 25% per l’Opa. Tuttavia la società è soggetta alla “golden power” da parte del governo, ovvero al potere di veto in caso di M&A, ha spiegato Italia.

L’assemblea di Space2 per approvare l’operazione con Avio si terrà il prossimo 1 dicembre. In base all’ampiezza dell’esercizio del recesso da parte degli azionisti, la nuova Space 3, che nascerà dalla scissione da Space 2, potrà avere una dotazione di capitale tra i 54 e 154 milioni di euro.

Nel 2015 i ricavi di Avio sono stati pari a 257 milioni (nei 7 anni precedenti sono oscillati tra 220 e 236 milioni). Il backlog l’anno scorso ha toccato un picco a 905 milioni, con visibilità di 3 anni e mezzo.

 

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