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Autostrade per l’Italia, multa di 350mila euro dall’Antitrust

La società è stata punita per pratica commerciale scorretta, gestione inadeguata, mancata assistenza agli automobilisti e informazioni carenti durante la nevitata del 17 e 18 dicembre 2010 – Mancavano notizie sul blocco alla viabilità nel tratto autostradale di sua competenza.

Autostrade per l’Italia, multa di 350mila euro dall’Antitrust

Autostrade per l’Italia Spa dovrà pagare una multa da 350mila euro per il modo in cui ha gestito la situazione critica dello scorso 17 e 18 novembre, quando il nostro Paese fu colpito una serie di insolite nevicate. Lo ha deciso l’Antitrust, ricordando che all’epoca i problemi maggiori si verificarono nell’area fiorentina dell’A1, dove il traffico rimase completamente paralizzato per ore. La società è stata sanzionata per la scorrettezza delle informazioni fornite alle migliaia di viaggiatori che in quei giorni si trovavano a percorrere il tratto autostradale in questione.

L’emergenza non è stata gestita in modo corretto “sia per la mancanza di adeguate procedure – si legge nel comunicato dell’Authority – sia per la mancata applicazione di quelle esistenti”. Secondo l’Antitrust, Autostrade Spa ha “omesso o fornito in modo incompleto e intempestivo le notizie circa le condizioni di viabilità”. La società è colpevole di non aver comunicato “all’utenza, principalmente tramite i pannelli a messaggio variabile e Isoradio, informazioni adeguate circa le condizioni di criticità sui tratti autostradali interessati”.

“La Carta dei Servizi di Autostrade dovrebbe prevedere obblighi puntuali nei confronti degli automobilisti che, se non rispettati, facciano scattare misure di compensazione economica – ha commentato il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà – La società nel corso del procedimento aveva presentato impegni che tuttavia il Collegio non ha ritenuto idonei a evitare la sanzione, non solo per la gravità della pratica ma anche perché non incidevano sui contenuti sostanziali della Carta dei Servizi. Oggi nella Carta non sono previsti parametri di qualità ed efficienza che consentano al consumatore di valutare il servizio reso ma solo criteri di efficienza che vincolano la società nei confronti del Concedente”.

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