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Aumento Fonsai, 60 milioni alle banche del consorzio: crediti per 230 mln verso le holding Ligresti

Sospesi per eccesso di ribasso i titoli Fondiaria-Sai e Unipol, alla vigilia dei maxi-aumenti di capitale che comporteranno una richiesta di 1,3 miliardi al mercato in uno dei momenti più difficili nella storia della piazza finanziaria italiana – Barclays Bank, Credit Suisse, Deutsche Bank, Mediobanca, Nomura, UBS e UniCredit si divideranno 60,4 milioni.

Aumento Fonsai, 60 milioni alle banche del consorzio: crediti per 230 mln verso le holding Ligresti

AUMENTO FONSAI, 60 MILIONI ALLE BANCHE DEL CONSORZIO. CREDITI PER 230 MILIONI VERSO LE HOLDING DI LIGRESTI

Sospesi per eccesso di ribasso sia Fondiaria-Sai che Unipol alla vigilia dei maxi-aumenti di capitale che, complessivamente, comporteranno una richiesta di 1,3 miliardi al mercato in uno dei momenti più difficili nella storia della piazza finanziaria italiana.

Alla vigilia, comunque, già si delinea un vincitore nel tour de force degli aumenti Fonsai ed Unipol in partenza da lunedì: la squadra dei consorzo di garanzia.

Le banche del consorzio dell’aumento di Fonsai (Barclays Bank, Credit Suisse, Deutsche Bank, Mediobanca, Nomura, UBS e UniCredit) e Unipol, garante dell’inoptato sulle azioni di risparmio, si divideranno fino a 60,4 milioni di euro di commissioni per garantire la ricapitalizzazione da 1,1 miliardi della compagnia assicurativa.

Al consorzio di garanzia e a Unipol, si legge nel prospetto sull’aumento, andranno commissioni pari a circa 36,4 milioni di euro, pari al 4,8% del controvalore del rischio di mercato complessivamente assunto (circa 759 milioni, al netto della quota garantita da Premafin e Finadin). Al solo consorzio di garanzia (e non a Unipol) sarà poi corrisposta una “commissione di incentivo” fino a 24 milioni di euro. Per assicurarsi la copertura dell’inoptato Fonsai dovrà dunque corrispondere ai garanti una somma pari, al massimo, al 7,9% del rischio di mercato. Per le banche del consorzio, che con la commissione di incentivo incasseranno circa 51,7 milioni, la remunerazione si spinge fino all’8,9% della quota di inoptato garantita (pari a circa 577 milioni).

Dalla lettura del prospetto informativo emergono i dettagli della “richiesta informazioni” che che l’Isvap ha notificato a Fonsai e Milano Assicurazioni  lo scorso 3 luglio relative alle riserve sinistri del ramo danni. Che presenterebbero, sulla base delle valutazioni dell’authority, una carenza nelle riserve del gruppo per complessivi 125 milioni di euro (64 per Fonsai e 61 per Milano Assicurazioni).

L’Isvap ha chiesto alle due compagnie “di fornire idonea documentazione per comprendere le modalità di costruzione delle riserve”. Fonsai, in attesa di rispondere puntualmente alla Vigilanza, sottolinea nel prospetto di aver condotto una energica “politica di rafforzamento delle riserve” nel bilancio 2011, politica che “in via prudenziale” proseguirà in futuro, come dimostra anche il rafforzamento di 50 milioni delle riserve residue nel primo trimestre del 2012.

Oltre a alle possibili rettifiche sulle riserve sinistri su richiesta dell’Isvap, tra gli altri elementi di incertezza rilevati dal prospetto Fonsai figurano: il terremoto in Emilia, le ricadute del fallimento di Sinergia-Imco, l’andamento dei premi e l’aumento dei riscatti nel comparto vita legato alle “condizioni di incertezza della compagnia”. Tutto questo, si legge, potrebbe pesare in modo ‘anche significativo’ sul 2012 e comportare risultati inferiori alle attese.

Nel prospetto di legge ancora che la posizione creditoria di Fonsai rispetto a Sinergia e Imco, le holding della famiglia Ligresti dichiarate fallite lo scorso 13 luglio, ammonta a 230 milioni, al lordo delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati. Il documento segnala inoltre che “l’eventuale persistenza delle condizioni di incertezza che hanno caratterizzato la situazione aziendale e comunque le incertezze connesse all’integrazione con Unipol ed ai relativi impatti sulle reti distributive potrebbero determinare un ulteriore peggioramento della raccolta premi”. In particolare, nel comparto vita “l’andamento dei riscatti mostra un andamento crescente rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente”, con i conseguenti riflessi economici.

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