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Assonime, Guida semplice al referendum

L’associazione delle spa italiane, che ieri ha incontrato il ministro Boschi, pubblicherà nei prossimi giorni una Guida semplice alla riforma costituzionale in vista del referendum – Assonime sottolinea “gli effetti positivi per l’economia del buon funzionamento dei meccanismi decisionali” e rileva che finora Brexit ha avuto un impatto meno negativo del previsto

Assonime, Guida semplice al referendum

Assonime pubblicherà nei prossimi giorni una Guida Semplice alla riforma costituzionale, “redatta con lo scopo di contribuire a una discussione ragionata e informata su una materia di grande rilievo per il futuro del Paese”. Lo annuncia in una nota l’associazione fra le società italiane per azioni, il cui Consiglio Direttivo “ha ascoltato ieri l’intervento del ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, che ha illustrato gli aspetti salienti delle riforme istituzionali approvate dal Parlamento, sulle quali gli elettori si pronunceranno con il prossimo referendum. È seguito un dibattito approfondito nel corso del quale molti intervenuti hanno sottolineato gli effetti positivi per l’economia del buon funzionamento dei meccanismi decisionali, di governo e parlamentari”.

Nella riunione di ieri si è discusso anche “il risultato del referendum britannico su Brexit, notando che l’impatto economico è stato, almeno per ora, meno negativo di quanto previsto da molti analisti. Gli effetti a più lungo termine – prosegue la nota di Asspnime – dipenderanno dalle nuove relazioni che si stabiliranno con il mercato interno dell’Ue, anche in vista delle restrizioni che il Regno Unito vorrà introdurre alla libera circolazione delle persone. È stata sottolineata l’importanza di definire una posizione italiana e dell’Unione che tenga conto dell’interesse dei paesi membri. È stato espresso l’auspicio che l’incertezza sulla data della notifica dell’intenzione di uscire da parte del Regno Unito venga sciolta al più presto”.

Il Consiglio dell’associazione “ha anche discusso i problemi sollevati dall’entrata in vigore della disciplina europea sugli abusi di mercato che sta producendo enormi difficoltà interpretative per le società quotate”, conclude la nota.

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