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Assicurazioni, le polizze più strane: dal pedalò alla banana gonfiabile

Dati alla mano, anche questo tipo di attività può comportare dei rischi e ci sono compagnie assicurative che vendono polizze contro gli infortuni occorsi mentre ci si diverte con i più classici passatempi “da spiaggia”.

Assicurazioni, le polizze più strane: dal pedalò alla banana gonfiabile

Stipulare un’assicurazione prima di andare sul pedalò, giocare a racchettoni o fare un giro sulla banana gonfiabile.

No, non è uno scherzo. Dati alla mano, anche questo tipo di attività può comportare dei rischi e ci sono compagnie assicurative che vendono polizze contro gli infortuni occorsi mentre ci si diverte con i più classici passatempi “da spiaggia”. Lo rileva un’analisi effettuata da Facile.it, secondo cui i danni da pedalò rappresentano una delle casistiche che rientra nella più generale polizza legata alla pratica di attività sportive, anche estreme, durante le vacanze.

«Le formule base giornaliere», spiega Lodovico Agnoli, responsabile new business di Facile.it «partono da cifre comprese fra poco meno di 15 o 30 euro al giorno a seconda che il viaggio sia in Italia o in altri Stati; le formule annuali hanno basi di partenza fra i 170 e i 280 euro, maggiore è il rischio, più alto è il premio».

Il concetto di sport estremo alle volte è decisamente relativo, ma quello di infortunio no. Ecco quindi che fra i prodotti offerti dalle assicurazioni c’è la polizza che tutela dai danni procurati a se stessi o ad altri durante i giochi in spiaggia –  racchettoni e tamburelli inclusi – o con mezzi di divertimento come la banana gonfiabile e la canoa. Per proteggersi, in questi casi, bastano appena 15 euro al giorno, 18 se vogliamo prevedere anche il rischio di avere necessità di cure riabilitative ex post.

Tra gli sport coperti dalle assicurazioni ci sono, ovviamente anche quelli acquatici: nuoto, vela, surf, kitesurf o sci nautico, ma anche attività come il flyboard, il waterball, la pesca subacquea non professionale, le immersioni e lo snorkeling. La polizza copre eventuali infortuni subiti e, in caso di rottura della propria attrezzatura, rimborsa i costi sostenuti per noleggiare una strumentazione sostitutiva. Se è la compagnia aerea con cui viaggiate a smarrire l’attrezzatura sportiva (che sia acquatica o no), l’assicurazione rimborserà sia il valore degli oggetti persi, sia i costi per affittarne di nuovi.

Chi l’ha detto poi che si può sciare solo d’inverno? Se volete approfittare dell’estate per affrontare qualche pista innevata, la polizza interverrà nel caso in cui l’impianto, causa troppa, o troppo poca neve, fosse chiuso; non potrà far nulla contro le condizioni metereologiche avverse, ma almeno rimborserà i costi legati al mancato utilizzo delle strutture e le eventuali spese del vostro trasferimento verso un luogo alternativo. Molte le attività sportive coperte in caso di infortunio; sci, sci di fondo, snowboard, slitta con cani, racchette da neve, arrampicata e pattinaggio su ghiaccio, moto da neve, ma la lista è davvero lunga.

Dalla montagna al cielo: anche gli amanti degli sport aerei hanno la possibilità di tutelarsi. Tra le attività assicurabili ci sono, ad esempio, il parapendio, l’ultraleggero, lo skysurf, il deltaplano, il base jumping, il wingsuit, il volo a vela e molti altri.   «Attenzione al prezzo però», continua Agnoli «inserire la copertura degli sport aerei su una polizza annuale Italia, ad esempio, spesso fa più che raddoppiare l’importo del premio».

Sembrava impensabile sino a qualche tempo fa, ma oggi anche chi vuole organizzare una vacanza all’insegna di uno sport estremo, può farlo in sicurezza… assicurativa. Numerose le discipline coperte: arrampicata, paracadutismo, bungee jumping, rafting, idrospeed, canyoning, sandboarding, snowkiting, solo per citarne alcune. In questo caso la polizza, oltre a coprire gli infortuni, rimborsa anche eventuali costi sostenuti per la ricerca dell’assicurato se disperso e, per fortuna, anche quelli relativi al suo salvataggio. Se necessario, in caso di incidenti in pista, l’assicurazione copre anche i costi d’intervento di mezzi speciali come slitte o elisoccorso. Attenti però, alcuni sport potrebbero richiedere un’estensione di garanzia.

Non c’è bisogno di fare acrobazie per rischiare di farsi male e anzi, spesso, sono proprio gli sport più “tradizionali” ad essere fonte di infortuni. Ragione per cui le compagnie assicurative coprono anche chi vuole dedicare l’estate ad un’attività fisica meno estrema; che si tratti di golf, ciclismo, tennis o corsa, pensa a tutto l’assicurazione, anche ai costi per eventuali stampelle. Se invece siete tra quelli che preferiscono rilassarsi in riva a un fiume e dedicarsi alla pesca in superficie, niente paura; la polizza copre anche nel caso in cui vi infilzaste l’amo nel dito.

Oltre alla responsabilità civile, queste polizze coprono le spese sostenute dell’assicurato per le prestazioni sanitarie urgenti necessarie a seguito dell’infortunio. Rientrano tra le spese rimborsate, ad esempio, gli interventi medici, il ricovero e i farmaci che, se non disponibili in loco, verranno recuperati e spediti dall’assicurazione. E ancora, i costi per il trasferimento dell’assicurato in strutture ospedaliere idonee, il rimpatrio anticipato dell’assicurato e di un accompagnatore. Se invece l’infortunio richiede un prolungamento del soggiorno, la compagnia coprirà i costi per il pernottamento extra.

Come sempre, per evitare brutte sorprese, è importante fare attenzione a franchigie, limitazioni ed esclusioni; queste polizze, ad esempio, non coprono se l’infortunio è occorso durante un’attività agonistica, competizioni ufficiali, private e allenamenti.

E se pensate di fare il giro del mondo in mongolfiera, state tranquilli…anche quello è protetto.

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