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Assicurazioni auto: prezzi in calo, sinistri in aumento

L’Ania sottolinea la discesa costante dei premi, ma l’Ivass punta il dito contro le compagnie “ritardatarie” nel trasferire sconti dopo il blocco Covid – Signorini: “Gli assicurati saranno i migliori giudici” – Dall’Istituto anche un avvertimento sugli “strumenti finanziari opachi” presenti nei bilanci delle compagnie

Assicurazioni auto: prezzi in calo, sinistri in aumento

I prezzi delle assicurazioni Rc auto stanno continuando a calare in Italia, malgrado gli incidenti siano tornati ad aumentare dopo la fine delle restrizioni legate alla pandemia. Lo ha sottolineato la numero uno dell’Ania, Maria Bianca Farina, durante l’assemblea annuale dell’Associazione, precisando che le compagnie intervengono “sui contratti attraverso sconti, sospensioni (incrementate di oltre il 40%) e differimento dei termini: si tratta di operazioni tuttora in corso”.

Farina risponde così, indirettamente, alle sollecitazioni arrivate dal presidente dell’Ivass, Federico Signorini, nei confronti delle compagnie che non hanno ancora fornito sconti o ristori ai clienti a fronte della situazione eccezionale verificatasi nel 2020, quando il crollo degli incidenti legato al lockdown ha permesso alle assicurazioni di conseguire forti guadagni nel ramo Rc auto.

“Prendo atto delle iniziative, adottate o in corso – ha detto Signorini nel corso dell’assemblea Ania – che le imprese e la stessa associazione, con gli apprezzabili interventi di cui ha appena riferito la Presidente Farina, stanno assumendo in seguito agli andamenti eccezionali del 2020. Sulle politiche adottate in merito dalle singole compagnie, gli assicurati saranno i migliori giudici”.

Farina ha poi ricordato che negli ultimi dieci anni il prezzo medio Rc auto è diminuito di oltre 200 euro: dai quasi 570 euro del 2012 si è passati infatti ai 367 del marzo 2021. In questo modo, la differenza con gli altri Paesi europei si è ridotta di quasi l’80%, scendendo dai 208 euro del 2013 ai 47 del 2020.

“Abbiamo la consapevolezza che ci sia ancora lavoro da fare – continua la numero uno dell’Ania – Sono maturi i tempi per arrivare a una riforma del ramo lungo due direttrici: da una parte, incrementare l’accessibilità riducendo i costi complessivi del sistema e annullando i divari ancora esistenti; dall’altra, ripristinare i valori fondanti di equità e premialità del sistema, attraverso una riforma del ‘Bonus Malus’ che ha, di fatto, perso l’efficacia del suo ruolo. Nel più lungo termine, sarà necessario essere pronti e propositivi per affrontare i cambiamenti della mobilità che avranno impatti rilevantissimi per il settore assicurativo auto: la diffusione di veicoli elettrici e a guida autonoma, lo sviluppo di auto e infrastrutture connesse, il diffondersi di spostamenti intermodali”.

All’assemblea Ania è intervenuto con un messaggio anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sottolineando che le compagnie di assicurazione italiane hanno un ruolo cruciale e che il loro sostegno attraverso gli investimenti “sarà essenziale per affiancare la ripartenza italiana”. Il Premier ha poi aggiunto che per superare i nuovi rischi e le vulnerabilità strutturali serve una più stretta collaborazione pubblico-privato.

IVASS: ATTENZIONE A STRUMENTI ILLIQUIDI NEI BILANCI DELLE ASSICURAZIONI

Signorini ha poi lanciato un avvertimento alle compagnie assicurative affinché prestino massima attenzione agli strumenti illiquidi presenti nei loro bilanci. “Abbiamo emanato ieri, mercoledì, una lettera al mercato – ha spiegato il numero uno dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni – per richiamare le imprese all’esigenza di disporre di presìdi idonei per la gestione degli strumenti finanziari illiquidi e opachi. Negli ultimi anni, le ispezioni dell’Ivass hanno messo in risalto una presenza sempre maggiore di strumenti complessi nei portafogli di alcune compagnie. La crescita di questa categoria di attività, dovuta in parte alla ricerca di rendimento in un contesto di bassi tassi di interesse, non è stata sempre accompagnata da un adeguato rafforzamento degli strumenti adatti per identificare, misurare e gestire i relativi rischi. In alcuni casi sono emerse carenze nelle metodologie di valutazione e controllo del rischio, nei meccanismi di pricing, nel calcolo dei requisiti patrimoniali. La lettera ricorda gli adempimenti a cui le imprese sono tenute e la necessità che sia sempre assicurata la corretta applicazione delle regole prudenziali in merito”.

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