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Arte, Christo si è fermato alla Fattoria di Celle

Su FIRST Arte il dialogo tra Christo, il celebre protagonista della Land art, e Giuliano Gori, il più grande collezionista di arte contemporanea al mondo, nella Fattoria di Celle sulle colline pistoiesi. Per ricordare Christo, amico di una vita, da poco scomparso. E scoprire la magia del luogo, capace di trasformare anche gli artisti già affermati.

Arte, Christo si è fermato alla Fattoria di Celle

La prima volta fu nel 1974, a maggio. Christo, il protagonista indiscusso della Land art, uno dei massimi artisti del Novecento, accettò l’invito di Giuliano Gori, il creatore della più importante e autentica collezione di arte ambientale, a venire a smuovere il mortorio della cultura contemporanea toscana.

E fu amicizia grande a prima vista. Che è durata fino alla scomparsa del newyorkese di origine bulgara, lo scorso 31 maggio.

Gori ricorda il primo incontro in una lettera aperta all’amico che non c’è più. Il rocambolesco abbraccio (in cui entrambi rischiarono di rompersi l’osso del collo). Ma, soprattutto, racconta a FIRST Arte, la lunga amicizia e le molte volte in cui Christo telefonava e diceva a Giuliano di ospitarlo in incognito, per rifugiarsi nella villa magica appollaiata sulle colline pistoiesi, a metà strada verso Prato.

Magica perché, grazie alle capacità taumaturgiche di Gori, gli artisti spesso hanno vissuto una metamorfosi nel loro percorso espressivo. Richard Serra, Bob Morris, Sol Lewitt: solo per citare alcuni di quanti hanno cambiato stile e materia elettiva.

A Celle natura e arte dialogano, contaminandosi. La natura anzitutto e l’arte che ne fa il controcanto e la completa. Un duetto unico al mondo.

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