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Apple: utili al top ma calano le vendite iPhone

Il gigante della tecnologia più smart ha chiuso il primo trimestre fiscale, che si chiude il 26 dicembre, con profitti in crescita dell’1,8%, oltre i 18 miliardi. Venduti “solo” 75 milioni di iPhone, il livello di crescita più basso (+0,4%) della sua storia. Ricavi per la prima volta in calo

Apple: utili al top ma calano le vendite iPhone

Apple fa il pieno di utili, ma rallentano le vendite di iPhone il suo prodotto-simbolo. Tanto che c’è chi comincia a vedere qualche crepa nel regno incontrastato del gigante tecnologico, sinonimo di aulità e innovazione.

Nell’ultimo trimestre del 2015, che per il gruppo di Cupertino (California) corrisponde al primo trimestre fiscale, gli utili netti sono arrivati a 18,361 miliardi di dollari, in rialzo dell’1,8% rispetto ai 18,024 miliardi dello stesso periodo dell’anno prima. Ma la vendita degli iPhone si è fermata a 74,8 milioni in tutto il mondo, contro le previsioni che parlavano di 75,46 milioni .E le entrate nel primo trimestre fiscale conclusosi il 26 dicembre sono calate per la prima volta da 13 anni: 75,9 miliardi di dollari contro i 76,54 miliardi previsti dagli analisti di Wall Street.  Solo lo scorso anno si era registrato il record degli smartphone venduti da Cupertino, grazie all’introduzione alla fine del 2014 dell’iPhone Plus, con la novità dello schermo più grande: un po’ telefono un po’ tablet.

Ora l’inversione di tendenza viene attribuita dai vertici dell’azienda al superdollaro, che inevitabilmente influenza il numero delle vendite. Ma sono molti gli investitori e gli analisti che da tempo spiegano il calo delle vendite con le poche vere novità che gli ultimi prodotti Apple hanno mostrato, generando così meno entusiasmo rispetto al passato tra i consumatori.  Ma altre spie che lasciano intravedere una nuova fase per Apple sono le vendite degli iPad, in calo da due anni, e quelle dei computer della linea Mac, anch’esse in flessione di fronte a una concorrenza sempre più agguerrita. A ciò si deve poi aggiungere la deludente prestazione finora dell’Apple Watch e il successo ancora incerto del servizio di streaming. 

Martedì il titolo a Wall Street ha chiuso a 99,99 dollari in rialzo dello 0,55% contro il +1,7% del Nyse Composite. La capitalizzazione è pari a 557,48 miliardi di dollari. Oggi, mercoledì, si prevede tuttavia una giornata orientata al ribasso: a quasi cinque ore da inizio seduta sul Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici, negli scambi di preapertura il titolo Apple segna un meno 2,79 per cento a 97,20 dollari.

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