Condividi

Aperti gli Stati generali del Commercio estero

Iniziati ieri a Roma gli Stati generali per il commercio estero, ma di internazionalizzazione delle imprese si è parlato poco.

Si sono aperti ieri gli Stati generali del commercio estero, nella bella cornice del Palazzo dei Congressi dell’EUR .

La prima giornata è stata più che altro di carattere istituzionale, dedicata agli interventi dei politici. Un’assemblea attenta ai discorsi pronunciati dal palco, ma altrettanto smaliziata e ansiosa di ottenere un maggior aiuto da parte delle istituzioni per affrontare la difficile competizione sui mercati esteri. Più una nutrita claque di ex dipendenti Ice, anche loro ansiosi di ritornare con le lancette indietro a prima del 17 luglio, la data ufficiale della soppressione dell’ente.

L’unico discorso centrato sul tema è stato quello del neo viceministro Catia Polidori, il cui comunicato stampa alleghiamo qui di seguito. La quale ha riconosciuto che il Made in Italy è stato “costruito” ma anche “ostruito” nel nostro paese, da mille lacci e laccioli burocratici che hanno pesato soprattutto sulla capacità delle PMI di organizzare la propria presenza sui mercati esteri.

Per il resto, tutto sotto tono o autocelebrativo. Il discorso del presidente Berlusconi (l’inevitabile barzelletta iniziale, i soliti discorsi sulla sinistra e sulla magistratura, l’inquietante attacco finale sull’euro) è già stato commentato a sufficienza: l’assicurazione finale, che ci sarà un’Agenzia per il commercio estero, non è certo una novità, e non c’era bisogno di venire fin qui per conoscerla. Il problema non è se, ma come nascerà questa Agenzia: e su questo i pareri non sono certo concordi.

Oggi forse ne sapremo di più, e soprattutto entreremo nel vivo dei lavori, con le riunioni dei tavoli tecnici e la presentazione del manifesto finale da parte degli imprenditori.

 


Allegati: Polidori cs 281011 Stati generali.pdf

Commenta