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Ancora bloccata la trattativa per il rinnovo del contratto dei tessili

Nulla di fatto nell’incontro tenutosi oggi pomeriggio tra i sindacati dei lavoratori e Sistema Moda Italia per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore tessile abbigliamento moda, che interessa 500 mila addetti. Le organizzazioni di categoria non hanno accettato le proposte di SMI.

Ancora bloccata la trattativa per il rinnovo del contratto dei tessili

Ancora ferma la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore tessile abbigliamento moda, che coinvolge circa 500.000 addetti e che è tra i più importanti contratti dell’industria manifatturiera italiana.

I sindacati dei lavoratori non hanno fatto alcun passo in avanti verso Sistema Moda Italia nel corso dell’incontro tenutosi oggi a Milano con l’intento di trovare una posizione unitaria.

Nel mese di marzo scorso, SMI aveva presentato ai sindacati un pacchetto di proposte sulle quali aveva aperto il confronto. La risposta era arrivata solo sulla sezione economica: le organizzazioni sindacali, infatti, avevano proposto uno schema di rinnovo che proponeva di potenziare il livello aziendale e che la delegazione imprenditoriale aveva ritenuto accettabile.

Sulle proposte normative, invece, erano emerse divisioni di approccio tra le tre organizzazioni sindacali e, complessivamente, un’impossibilità ad affrontare il tema.

Sulla parte normativa, oltre all’aggiornamento del contratto rispetto alle modifiche intervenute in materia di mercato del lavoro (apprendistato, contratti a termine, ecc) e alla definizione di una disciplina speciale per gli addetti alla distribuzione commerciale, SMI aveva proposto di intervenire sui temi degli orari per rendere certa, nei tempi e nei modi, l’applicazione in azienda di alcuni istituti già previsti e disciplinati dal contratto nazionale.

Infine, per quanto concerne la disciplina del singolo rapporto di lavoro, SMI aveva pensato di intervenire sulla disciplina del trattamento di malattia, nella parte relativa alle modalità di pagamento dei primi tre giorni di ogni evento, che sono di esclusiva competenza del datore di lavoro (l’INPS paga la propria indennità solo dal quarto giorno): rispetto all’attuale pagamento previsto sempre al 50%.

Oggi non è arrivata nessuna risposta di fatto da parte dei sindacati in merito alle proposte. “In questa tornata contrattuale, al contrario di quanto avvenuto in passato – ha affermato Carlo Mascellani, vice-direttore generale di Sistema Moda Italia e capo delegazione delle imprese – qualcosa sembra non funzionare nel rapporto tra le parti. SMI, pur in presenza di una situazione molto difficile per il settore, aveva individuato una via, coraggiosa ma praticabile, per definire tra le parti un rinnovo contrattuale in grado di rispondere sia alle esigenze di competitività delle imprese, che alle legittime necessità economiche dei lavoratori”.

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