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Alitalia, dopo Fs arrivano in extremis le offerte di easyJet e Delta

EasyJet e Delta presentano dopo le Ferrovie dello Stato offerte per rilevare la compagnia aerea – Lufthansa si chiama fuori – Boccata d’ossigeno per il personale, ma senza una vera ristrutturazione i conti della compagnia non torneranno in attivo

Alitalia, dopo Fs arrivano in extremis le offerte di easyJet e Delta

Per ora Alitalia è salva. Ieri sera, allo scadere delle procedure di vendita, sono arrivate ai commissari della compagnia aerea tre offerte di acquisto che ne evitano, almeno temporaneamente, il fallimento: dopo quella delle Ferrovie dello Stato, molto caldeggiata dal Governo e incentrata sull’acquisto di rami d’azienda, sono arrivate quelle dell’inglese easyJet e dell’americana Delta.

Le Fs non metteranno soldi in Alitalia ma puntano a costituire una newco nella quale far entrare uno o più partner industriali. Non si conoscono i dettagli delle manifestazioni di interesse ma è probabile che, se l’operazione andrà realmente in porto, Fs agirà da collegamento tra gli hub e le stazioni ferroviarie ad alta velocità,  easyJet si concentrerà sui voli a corto raggio e gli americani della Delta su quelli a lungo raggio, che sono i più redditizi ma anche quelli dove l’Alitalia è quasi del tutto assente.

Le tre offerte sono ovviamente una boccata d’ossigeno per Alitalia ma poi bisognerà vedere i veri conti e senza una forte ristrutturazione – che vuol dire tagliare drasticamente i tagli fissi e in particolare le spese per il personale – non c’è alcuna possibilità che la compagnia aerea raggiunga il pareggio di bilancio, anche se i suoi aerei volassero completamente pieni.

Ma la ristrutturazione ha un costo sociale  e politico e, a pochi mesi dalle elezioni europee, Lega e Cinque Stelle non ne vogliono sentir parlare. Il rischio perciò che a pagare sia ancora una volta Pantalone, e cioè i contribuenti onesti, è sempre dietro l’angolo.

Resta fuori dall’operazione la tedesca Lufthansa, che non vuole fare accordi con società controllate dal Governo italiano e che al massimo potrebbe essere disponibile per un’intesa puramente commerciale.

Boccata d’ossigeno infine per i dipendenti di Alitalia dopo la proroga del contratto di lavoro e il prolungamento della cassa integrazione straordinaria per 150 piloti, 380 assistenti di volo e 830 addetti alle operazioni di terra.

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