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Aie: prezzo petrolio aumenterà a 128 dollari al barile nel 2035

Secondo il World Energy Outlook 2013 dell’Aie, diffuso nei giorni scorsi e presentato oggi in un road show all’Eni, il centro di gravità della domanda energetica si sta spostando decisamente verso le economie emergenti e il gas naturale è destinato ad accrescere il suo peso nel mix energetico – Il petrolio continuerà a salire.

Aie: prezzo petrolio aumenterà a 128 dollari al barile nel 2035

Il centro di gravità della domanda energetica si sta spostando decisamente verso le economie emergenti: la crescita soprattutto di Cina, India e Medio Oriente determinerà, da qui al 2035, un aumento di circa un terzo dei consumi energetici globali.

E’ lo scenario del ‘World Energy Outlook 2013’ dell’Aie, diffuso nei giorni scorsi e presentato oggi, in un road show all’Eni, dal capo economista Fatih Birol. Prima la Cina, poi dal 2020 l’India, guideranno la crescente rilevanza dell’Asia nella domanda energetica e commerciale globale. I combustibili fossili rimarranno dominanti nel soddisfare i fabbisogni energetici mondiali (76% della domanda primaria di energia al 2035 contro l’82% nel 2011); tuttavia, se il petrolio continua a essere la principale fonte consumata a livello globale, la sua quota è prevista in riduzione al 2035 (dal 31% al 27%) a favore delle altre fonti.

In particolare, il gas naturale è destinato ad accrescere il suo peso nel mix energetico (dal 21% del 2011 al 24% nel 2035) con un ruolo crescente del gas non convenzionale. Le rinnovabili rappresentano la metà della crescita nella generazione globale di elettricità fino al 2035, con vento e solare che costituiscono il 45% dell’espansione delle rinnovabili.

Il rapporto dell’Aie ha fatto anche uno scenario sul futuro dei prezzi del petrolio, che continuerà ad aumentare in modo continuo sino a toccare i 128 dollari al barile al 2035 (in dollari 2012). “Questo non significa che stiamo entrando in una nuova era di abbondanza petrolifera”, perchè il prezzo stimato del greggio sostiene lo sviluppo di queste nuove risorse. Il Medio Oriente, l’unica grande area di petrolio a buon mercato, si conferma protagonista del panorama petrolifero di più lungo termine. Nei prossimi 10 anni, infatti, il ruolo dei Paesi Opec nel soddisfare la domanda si riduce per via della maggiore produzione da Usa, Canada e Brasile; tuttavia, attorno alla metà del decennio 2020, la produzione non-Opec inizierà a declinare e i Paesi del Medio Oriente garantiranno gran parte dell’aumento dell’offerta.

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