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Agronetwork, la filiera al servizio delle imprese

La nuova associazione, costituita da Confagricoltura, Nomisma e Luiss, opererà per la valorizzazione del sistema agroalimentare in una logica di integrazione tra produzione, trasformazione industriale, ricerca e nuovi modelli di business.

Agronetwork, la filiera al servizio delle imprese

Il profondo cambiamento avviato dagli organi direttivi della Confagricoltura ha avuto, tra i risultati, anche l’apertura al mondo della trasformazione, ovvero al sistema agroindustriale. Un apertura, che di fatto corona un processo naturale iniziato da molti anni nel sistema imprenditoriale che costituisce il tessuto dell’Organizzazione. Molte aziende associate, infatti, sono ampiamente inserite nel sistema agroindustriale e molte altre ci si stanno avvicinando. Perché produrre solamente  oggi non basta più, per stare sul mercato e guardare all’export, e perché i rapporti di filiera si fanno sempre più stretti.

Questa apertura si è concretizzata con una modifica statutaria approvata dall’assemblea del 21 giugno scorso, che ha introdotto tra le Federazioni nazionali di categoria, che inquadrano in sede sindacale le categorie imprenditoriali rappresentate, la Federazione nazionale dell’alimentare, dell’agroalimentare e dell’agroindustriale, che si aggiunge a quelle dei proprietari conduttori in economia e delle forme associative, degli affittuari conduttori in economia e dell’impresa agricola familiare.

Dalla modifica statutaria alla nascita dell’associazione per l’agroindustria “Agronetwork”, recentemente costituita a Roma presso la sede di Confagricoltura, che è uno dei soci fondatori insieme Nomisma e Luiss, con l’obiettivo di promuovere ed agevolare lo sviluppo della competitività delle imprese agroalimentari e più in generale del patrimonio agroalimentare, come dato identitario del Paese, attraverso il consolidamento dei rapporti con le imprese di trasformazione industriale e di distribuzione, facendo network con realtà di primo piano dei mondi delle imprese, della ricerca e della formazione.

L’assemblea generale ha eletto all’unanimità alla presidenza Luisa Todini, alla vicepresidenza Guido Folonari, Matteo Caroli e Denis Pantini, alla segreteria  generale  Daniele Rossi.

“Agronetwork – ha detto il presidente di Confagricoltura – nasce dalla consapevolezza della strategicità del settore agroalimentare per la ripresa economica del nostro Paese, con 200 miliardi di euro di fatturato, 35 miliardi di export e quasi 8 miliardi spesi in innovazione; ma dalla altrettanta consapevolezza della necessità di operare in una logica di filiera al servizio delle imprese”.

“In questo senso c’è ancora molto da fare – ha confermato la presidente Luisa Todini –.  Tutti conosciamo le sfide e le insidie della concorrenza sempre più globalizzata e il potenziale inespresso che caratterizza il nostro Paese, su cui incide, non ultimo, l’agire in ordine sparso, senza l’approccio sistemico che caratterizza invece altri Paesi a noi vicini. Per questo Confagricoltura, LUISS e Nomisma hanno deciso di dare vita ad un ‘think tank’ strategico ad una maggiore integrazione della filiera.”

Potranno far parte di questa associazione le Imprese della produzione agro alimentare, iscritte e non iscritte a Confagricoltura, e/o appartenenti anche ad altri sistemi associativi, le imprese fornitrici e clienti del sistema agroalimentare del Paese, gli enti di ricerca, della certificazione, del credito ed dell’assicurazione, della formazione e del trasferimento tecnologico, sia pubblici sia privati, attivi nel sistema agroalimentare, le associazioni di categoria e di prodotto e altre organizzazioni ed aggregazioni interessate al sistema agroalimentare del Paese.

Di cosa si occuperà la neo nata associazione? In primo luogo di innovazione, di prodotti, di processi, anche in ambito digitale; ma anche di nuovi modelli di business in grado di sfruttare il potenziale delle moderne tecnologie e di servizi alternativi. Tra i suoi obiettivi prioritari c’è poi la valorizzazione del made in Italy agroalimentare in tutte le sue declinazioni, dal marketing all’internazionalizzazione, promovendo la creazione di reti d’impresa.

E, infine, il grande tema della sostenibilità e dell’economia circolare attraverso iniziative e progetti in ambito ambientale, energetico, del turismo, e più in generale della tutela e valorizzazione dell’eredità culturale enogastronomica e del paesaggio italiano.

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