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Agroalimentare e Territorio: la Regione Marche vara un hub digitale del food&wine

L’enogastronomia come motore di sviluppo di economie locali. Uno studio tv digitale innovativo per promuovere il “prodotto” Marche nel mondo. Allo studio percorsi del gusto, scuola di cucina e Agenzia per il turismo con l’obiettivo di destagionalizzare i flussi turistici e attirare interesse sull’agroalimentare di qualità

Agroalimentare e Territorio: la Regione Marche vara un hub digitale del food&wine

“In questi anni c’è stata una crescita importante del settore food&wine, ora è giunto il momento di affrontare la sfida accelerando in chiave turistica. L’affermazione del turismo enogastronomico è fondamentale perché contribuisce a destagionalizzare i flussi“: con queste parole il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli ha tenuto a battesimo la nascita di “Studio Marche”, uno studio televisivo innovativo sia per tecniche che per tematiche che dovrà proiettare l’agroalimentare marchigiano nel mondo attraverso i canali digitali.

Il progetto nato dalla collaborazione fra l’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche, l’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime) e il polo enogastronomico di Palazzo Balleani a Jesi, metterà a sistema le attività di promozione dell’intero comparto food&wine regionale attraverso una piattaforma di registrazione e trasmissione professionale – unica nel panorama nazionale – che consente di dialogare a distanza con trade, stampa, esperti e appassionati italiani ed esteri, in diretta zoom ma anche sui principali canali social di Ime, superando le barriere imposte dall’emergenza sanitaria.

L’iniziativa non fa che confermare istituzionalmente la funzione centrale e trainante dell’enogastronomia italiana per lo sviluppo del territorio da tutti proclamata a parole ma spesso rimasta al livello di belle e buone intenzioni.

“L’obiettivo è creare un hub digitale dell’enogastronomia marchigiana capace di dare voce a tutto il settore – ha detto Alberto Mazzoni, direttore dell’Ime –. Grazie al sostegno della Regione Marche, da oggi possiamo mettere al servizio delle aziende tecnologia, personale tecnico e strumenti che consentono non solo di connettersi con tutto il mondo, ma anche di riflettere nella comunicazione la qualità che il nostro comparto è in grado di esprimere, conquistando un’audience che al momento non possono raggiungere fisicamente”.

Ad aprire il calendario il vino, con un programma di tasting digitali organizzati dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e rivolti a esperti italiani ed europei. Si parte con una rassegna di degustazioni con cadenza bisettimanale dedicate alla stampa di settore nazionale, in cartellone dal 15 marzo fino a metà giugno con focus su Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, Rosso Conero, Lacrima di Morro d’Alba e Colli Maceratesi Ribona e tante altre Doc e Docg rappresentate dall’Imt.

Nello stesso periodo, anche gli appuntamenti enoici riservati a stampa e trade di Olanda, Germania, Paesi Baltici, Svezia, Finlandia e Germania, ai quali seguiranno anche appuntamenti dedicati ai Paesi Extra-Ue previsti dal progetto promozionale Ocm vino 2021.

Ma la piattaforma è pronta a ospitare tutte le realtà del food&wine che ne avranno la necessità, con la possibilità di aprire le porte anche ad altri settori di qualità del manifatturiero regionale. E lo studio digitale è solo una parte della strategia di promozione di Ime e dell’Enoteca regionale di Offida inserita nei Percorsi del Gusto, progetto finanziato dalla Regione Marche (Assessorato all’Agricoltura) che include anche una scuola di cucina, una app dedicata e attività di formazione sui prodotti agroalimentari made in Marche.

Sono circa 43mila le imprese dell’agroalimentare marchigiano, per un comparto che vale quasi 3 miliardi di euro, pari all’8,5% del Pil regionale (elaborazione Nomisma Agroalimentare su dati Istat 2017). A fare da traino proprio la filiera enoica, con un valore alla produzione che, secondo il rapporto Ismea-Qualivita 2020, solo per i vini Dop e Igp si attesta intorno ai 106 milioni di euro.

Sempre nella visione prospettica per cui è nato Studio Marche, il presidente della Regione Acquaroli ha preannunciato anche la creazione di un’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione per la valorizzazione dei borghi secondo il concetto di albergo diffuso legato all’enogastronomia, all’artigianato di qualità, ai musei, alla lirica, ai teatri.

Al momento sono tredici i soggetti coinvolti dall’IME, Istituto marchigiano di enogastronomia, nel progetto di valorizzazione del food&wine marchigiano e sono l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (capofila, assieme al Comune di Jesi), il Consorzio vini piceni, TreValli Cooperlat, BovinMarche, Con Marche Bio, l’associazione Maccheroncini di Campofilone Igp, Consorzio del Tartufo di Acqualagna e delle Marche, Consorzio Casciotta d’Urbino Dop, Consorzio Tutela Oliva Ascolana del Piceno Dop, Assam (Agenzia servizi al settore agroalimentare delle Marche), Politecnica delle Marche ed Esitur Tour Operator.

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