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Agricoltura: dalla Ue 8 miliardi per la sostenibilità

Il Parlamento europeo ha approvato le norme transitorie della politica agricola continentale – Il 30% dei fondi dovrebbe essere disponibile nel 2021, mentre il restante 70% sarà erogato nel 2022

Agricoltura: dalla Ue 8 miliardi per la sostenibilità

Il Parlamento approva un pacchetto di aiuti in vista della nuova PAC che parte nel 2023. Sarà quasi completamente sostenibile con nuovi programmi pluriennali sul biologico e sulle misure ecocompatibili, prolungati oltre i tre anni. Ma entro il 2022 saranno erogati 8 miliardi di euro per la ripresa dell’intera filiera agroalimentare. Con 653 voti favorevoli il Parlamento europeo ha approvato le norme transitorie della politica agricola continentale. Dopo discussioni e contrasti tra governi, finalmente insieme alle deroghe si aprono anche i cordoni della borsa. Il testo approvato dal Parlamento ha bisogno, tuttavia, del via libera del Consiglio europeo. Ma visto l’ampio schieramento favorevole non dovrebbero esserci ostacoli a rendere più efficiente e verde il primo comparto economico dell’Unione.

L’epidemia da Covid ha accelerato le decisioni per i prossimi anni riconoscendo il peggioramento produttivo e la crisi dell’interscambio commerciale. Più di un governo nei mesi scorsi aveva messo in evidenza le contraddizioni tra la gestione dell’emergenza e il cambiamento in chiave green dell’agricoltura europea. Ora dopo il voto la transizione si annuncia certamente più agevole. Punto chiave sono i soldi da distribuire al più presto.

Secondo i parlamentari europei, il 30% dei fondi dovrebbe essere disponibile nel 2021, mentre il restante 70% sarà erogato nel 2022. Ciascun Parlamento, nel frattempo, potrà decidere in autonomia altre misure di sostegno. Senza per questo entrare in conflitto con la transizione approvata e la nuova Politica Agricola dal 2023. Nel dettaglio, almeno il 37% dei finanziamenti europei dovrà essere destinato alla ripresa degli agricoltori biologici, alle buone pratiche per ambiente e clima. Mentre un altro 55% dovrà andare a beneficio degli investimenti che contribuiscono a una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale ed alle start-up di giovani agricoltori. Su questo versante l’Italia ha qualche vantaggio con le iniziative del Ministero della Politiche Agricole a fondo perduto a sostegno delle nuove imprese agricole giovanili. Altri bandi sono già stati annunciati in collaborazione con le Regioni.

I due anni che mancano all’entrata in vigore della Pac sono, dunque, test decisivi per i singoli Paesi, giacché incroceranno anche le disponibilità del Recovery Fund. Per tutto il 2022 ci saranno soldi utili a riequilibrare il settore, a recuperare spese e sanare le esposizioni bancarie di aziende è cooperative. Importante snellire le procedure amministrative e favorire le produzioni ecosostenibili. Un ponte economico-finanziario da sfruttare bene per aumentare la capacità delle aziende di competere sul mercato internazionale che a fine 2020 è ritornato ad essere vivace dopo i dazi di Trump.

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