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Agricoltura, contributi alle imprese per alleggerire i debiti

il Senato sta discutendo un disegno di leggere per sostenere le imprese agricole in difficoltà prevedendo un ripianamento delle passività onerose e dilazionando i pagamenti

Agricoltura, contributi alle imprese per alleggerire i debiti

Con il Covid imperante, ecco che il Senato è impegnato a valutare ipotesi di “alleggerimento” per chi si trova in difficoltà economica. In commissione Agricoltura inizia l’esame di un disegno di legge che prevede contributi per l’estinzione di passività per le imprese agricole. Favorire la transazione agevolata delle posizioni classificate come crediti a sofferenza o ad inadempienza probabile nei confronti delle banche è invece il disegno di legge all’esame della commissione Finanze. Partiamo da quest’ultimo provvedimento.  

Stando agli ultimi dati di settore, lo stock complessivo di crediti deteriorati, ovvero tutte quelle posizioni di credito per le quali vi sia problematicità nella loro restituzione da parte del debitore, in Italia ha raggiunto, nel 2020, i 340 miliardi di euro e nell’anno appena iniziato tale cifra potrebbe ancora salire e toccare il record storico di 441 miliardi nel 2022. Situazione che ha portato a pensare a misure straordinarie adeguate a realizzare una efficace riduzione di tali partite anomale sia per la stabilità del sistema creditizio italiano che per il rilancio del sistema economico e produttivo nazionale, e soprattutto per la sopravvivenza di moltissime famiglie.

Dunque il disegno di legge all’esame della commissione Finanze prevede – in estrema sintesi – la possibilità riconosciuta al debitore di concordare con l’intermediario finanziario, verso cui ha un debito in sofferenza, o classificato come inadempienza probabile, una transazione stragiudiziale per la restituzione a saldo e stralcio di quanto dovuto versando un importo non inferiore al valore netto di bilancio della propria esposizione.

Attenzione: si tratta  di una misura straordinaria e non più ripetibile, essendo limitata ai soli crediti classificati a sofferenza  al 31 dicembre 2020.   Veniamo al comparto agricolo che  sta attraversando un periodo di estrema criticità con gravi ed evidenti effetti negativi sul piano economico-sociale. Ebbene, il provvedimento che inizia l’iter in commissione Agricoltura di Palazzo Madama offre alle imprese agricole in difficoltà la possibilità di un ripianamento delle passività onerose dilazionando gli impegni di pagamento in un arco di tempo sufficientemente ampio, affinché il saldo delle singole rate risulti meno gravoso e permetta alle aziende di continuare la loro attività.

Tre gli strumenti previsti: a) un contributo in conto interessi sui mutui contratti; b) contributo in conto interessi per prolungare fino a trentacinque anni la durata dei mutui o dei prestiti agrari;  c) contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 25 per cento dei debiti derivanti dalle operazioni di credito agrario di esercizio o di miglioramento, nonché dalle esposizioni finanziarie destinate alle necessità dell’impresa agricola, anche derivanti da calamità naturali e anche se già scadute e non pagate ovvero con scadenze già prorogate o in corso di proroga.

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