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Agenzia delle Entrate: i dirigenti retrocessi fanno causa al governo

La direttrice dell’Agenzia Rossella Orlandi ha denunciato le difficoltà in cui opera dopo la sentenza della Consulta: “L’agenzia, gettata nel caos dalla retrocessione di quasi ottocento dirigenti, è rimasta in piedi solo grazie alla dignità dei lavoratori” – Il sottosegretario Zanetti chiede le dimissioni, ma il Tesoro assicura: “Fiducia immutata”.

L’Agenzia delle Entrate è nella bufera. La miccia che ha fatto divampare l’incendio è stata la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato la norma di legge che ha portato alle nomine di circa 800 dirigenti, poichè avvenute senza concorso.

Gli 800 dirigenti sono stati retrocessi al ruolo di funzionari, con un conseguente dimezzamento dello stipendio. Molti di loro si sono dimessi e ben 400 hanno fatto causa alla Presidenza del Consiglio e alla direttrice Rossella Orlandi, chiedendo che gli venga riconosciuto il ruolo di dirigenti a tempo indeterminato, oppure di essere risarciti.

Una situazione difficilissima da gestire e che, nei giorni scorsi, ha portato alle dichiarazioni di Rossella Orlandi, in aperta polemica con la decisione della Consulta e con il Governo: “E’ un’esperienza sociologica che l’Agenzia delle Entrate sia rimasta in piedi, solo grazie alla dignità delle persone che vi lavorano, queste persone hanno la consapevolezza della loro funzione e della loro missione”. 

Dichiarazioni che hanno provocato sicuramente qualche sussulto al ministero dell’Economia. “Se continua ad esternare il suo malessere e a dire che l’Agenzia muore, le dimissioni diventano inevitabili” ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti. Ma il ministro Pier Carlo Padoan e il direttore dell’Agenzia delle Entrate hanno scelto la via di un incontro per trovare una soluzione al problema che indubbiamente esiste, e il Tesoro in questo senso ha già espresso “immutata stima nel direttore Rossella Orlandi”La convocazione dei concorsi, che consentirebbe di sanare il problema dei dirigenti, richiederebbe comunque alcuni mesi di tempo prima di produrre risultati e ciò andrebbe a cozzare, secondo Orlandi, con il raggiungimento degli obiettivi antievasione per il 2016. Perciò si è rivolta a Padoan e ha chiesto garanzie, come scrive oggi il Corriere della Sera.

Le affermazioni di Zanetti (Scelta Civica), hanno gettato ulteriore benzina su un fuoco già abbastanza acceso di suo. Le rassicurazioni di Padoan dovrebbero aver riportato un po’ di calma. Si capirà meglio nei prossimi giorni.

Pubblicato in: News

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