L’energia eolica onshore raddoppierà la crescita, il fotovoltaico aumenterà di tre volte e l’eolico in mare di diciassette. Il solare a concentrazione e l’energia dalle correnti e dalle onde registrerà un incremento fino a undici volte della capacità installata. La produzione delle pompe di calore triplicherà, mentre quadruplicherà quella di calore geotermico e degli impianti solari termici. E’ quanto emerge dallo scenario tracciato dall’Agenzia europea per l’ambiente, dopo aver preso in considerazione i piani d’azione nazionali sulle energie rinnovabili degli Stati membri dell’Unione europea finalizzati al raggiungimento del target collettivo del 20% di energia pulita al 2020.
L’Aea sottolinea come nonostante i tassi di crescita interessanti delle varie fonti rinnovabili, il target 2020 sarà raggiunto faticosamente. Secondo le stime, il 43% di tutta la produzione di energia verde sarà utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento, come le biomasse che copriranno l’80% delle forniture di calore pulito. Ai trasporti spetterà la porzione più piccola dei consumi (il 12%), nonostante la crescita più rapida. L’eolico onshore in Europa arriverà a 168,8 GW (+104%), quello offshore a 44,2 GW (+1.600%).
Il fotovoltaico raggiungerà una capacità installata di 54,4 GW (+231%), mentre il solare a concentrazione a 7 GW (+1.066%). L’energia marina, dalle correnti e dalle onde, farà registrare a sua volta un’impennata del 1.050% raggiungendo una capacità installata di 2,5 GW. Importanti anche gli incrementi della geotermia (100% con 1,6 GW installati) e dell’elettricità da biomasse (93% con 43,6 GW). Più contenuta invece la crescita dell’idroelettrico (+14%) che raggiungerà i 139,7 GW di capacità installata. Per quanto riguarda le rinnovabili termiche, il calore dalla geotermia raggiungerà 2,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (+271%), il solare termico 6,3 Mtoe (+350%), le biomasse 90,4 Mtoe (+47%), le pompe di calore 12,2 Mtoe (+205%).
