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AdR, nuova area d’imbarco per l’aeroporto di Fiumicino (VIDEO)

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, inaugura la nuova area d’imbarco realizzata nei tempi previsti da AdR per i voli internazionali: 22 nuovi gate per 6 milioni di passeggeri in più all’anno – Investimento da 360 milioni di euro.

AdR, nuova area d’imbarco per l’aeroporto di Fiumicino (VIDEO)

Un’area di imbarco nuova di zecca, di 90mila metri quadrati, completata nei tempi previsti e destinata ai voli internazionali. L’area E dell’aeroporto di Fiumicino, inaugurata oggi alla presenza di tutte le autorità competenti (da Aeroporti di Roma ad Atlantia, dalla Regione Lazio al Governo), è costata 360 milioni e attraverso 22 nuovi gate di imbarco consentirà di accogliere 6 milioni di passeggeri l’anno in più. La capacità di imbarco per destinazioni extra-Schengen sarà di fatto raddoppiata, a testimonianza di un’internazionalizzazione sempre più marcata dello scalo romano, “il primo in Italia con il doppio del traffico rispetto al secondo”, ricorda l’amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci.

A sottolineare la vocazione sempre più da hub internazionale dell’aeroporto Leonardo da Vinci ci ha pensato anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ricordando che “negli ultimi dieci anni il numero di turisti cinesi che ha scelto l’Italia come prima tappa di un viaggio in Europa è più che decuplicato: solo dalla Cina, negli ultimi dieci anni, le richieste di rilascio dei visti per l’Italia sono passate da 50mila a 600mila l’anno e aumenteranno ancora”. “A noi piace un mondo aperto – ha poi aggiunto il premier -, alle comunicazioni, ai trasporti e ai viaggi. Il mondo oggi è sotto attacco, minacciato. Ai nostri valori, al modo di vivere di cui l’aeroporto è uno dei simboli, non rinunciamo e non vogliamo rinunciare”, ha detto Gentiloni approfittando per rivolgere un pensiero ai fatti di Berlino e al destino di Fabrizia Di Lorenzo, “una giovane concittadina esemplare”.

Gentiloni ha poi confermato l’intenzione di “migliorare ancora la struttura aereoportuale. Per questo il Governo ha previsto altri 2 miliardi di euro di investimento per i prossimi anni e abbiamo le potenzialità per rendere ancora più forte la capacità attrattiva di Fiumicino. La qualità dei servizi è migliorata e migliorerà ancora. L’aeroporto ha una dimensione adeguata rispetto all’ulteriore traffico che vuole attrarre”. Intenzioni e considerazioni supportate dai fatti, visto che nonostante la presunta crisi attrattiva dell’Italia e soprattutto di Roma a discapito di Milano, dall’Expo in poi, a Fiumicino gli arrivi dall’estero stimati per il 2016 superano i 60 milioni, il 4,3% in più rispetto all’anno precedente.

La nuova area di imbarco E, che debutta oggi alle 17,30 col primo volo diretto a Teheran, si presenta inoltre come vera e propria vetrina dell’Italia, come hanno tenuto a sottolineare tutti i partecipanti. Per accogliere i turisti, in buona parte stranieri, è stata infatti pensata la “piazza del made in Italy”, un’area confort di tre piani dove i passeggeri in attesa potranno degustare cibo italiano ma anche fare acquisti tra le vetrine dei più prestigiosi brand del lusso tricolore: sono 40 gli store e 10 le attività di ristorazione, che in stile Eataly offrono anche i prodotti di eccellenza del territorio e i piatti elaborati dallo chef stellato Heinz Beck.

Ma non sarà questo l’unico primato di uno scalo che, nelle parole del presidente dell’Enac Vito Riggio “deve reggere il confronto con Madrid da un lato e Istanbul dall’altro per affermarsi come hub del Sud Europa”. Per esempio c’è l’impatto ambientale: nonostante la nuova area preveda da sola pavimentazioni per oltre 130mila metri quadrati (l’equivalente di 20 campi da calcio), Fiumicino è uno degli aeroporti europei che si distingue per efficienza nell’utilizzo del territorio. In Europa infatti la media di suolo consumato per uno scalo è di 2.420 ettari, mentre il Leonardo da Vinci segna 1.588 con Madrid che tocca invece i 4.000, e Parigi e Francoforte che occupano entrambi 3.257 ettari di territorio.

La vera sorpresa però è la qualità: secondo un sondaggio dell’Airports Council International, condotto in 250 aeroporti di tutto il mondo con 350 interviste ogni trimestre (800 solo a Fiumicino, in tutto), Roma è il primo hub europeo per qualità dei servizi offerti. Su una scala da 1 a 5, Leonardo da Vinci prende un bel 4,18, davanti a Monaco di Baviera con 4,15, mentre Madrid e Parigi sono sotto i 4 punti con 3,81 ciascuno. Per lo scalo spagnolo inoltre il trend è decrescente, mentre Roma è in costante crescita dal 2013, quando i passeggeri di tutto il mondo lo decretarono di gran lunga il peggior scalo europeo con 3,31 punti.

Un biglietto da visita per Roma e per l’Italia sempre più vincente, che però non nasce dal caso: proprio a partire dal 2013 e fino a quest’anno, grazie al contratto di programma Enac-Aeroporti di Roma, è stato investito oltre 1 miliardo su Fiumicino. Una media di 263 milioni l’anno, rispetto ai 53,1 milioni stanziati nel 2012: negli ultimi quattro anni sono stati dunque investiti più soldi che nel decennio 2003-2012.

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